Guglielmo Epifani manda un messaggio chiaro al premier e segretario del Pd Matteo Renzi: “ascolti le critiche, anche quelle interne al Pd e dei saggi”.
In un’intervista ad Otto e Mezzo in onda su La7 Renzi si è autodefinito un ‘rullo compressore’. Epifani già segretario del Pd afferma: “la sfida per le riforme è lanciata, ma Matteo deve tenere conto delle critiche, non fare il rullo compressore”.
Così Guglielmo Epifani, leader della sinistra dem, avverte il premier Renzi e sottolinea: “Se si ha un disegno forte e convincente si deve sapere rispondere alle critiche nel merito”. Questa, continua l’ex segretario generale Cgil, “è la più grande sistemazione di poteri e di riforme istituzionali mai tentata in Italia”, “non si demonizzano perciò le critiche anche quando sono dure e non condivisibili” continua Epifani, sottolineando di riferirsi “alle questioni poste da Gustavo Zagrebelsky e a quanto si sta discutendo in Senato anche nelle file del Pd”. “Se il grosso delle responsabilità legislative è ricondotto a una sola Camera e si danno al governo corsie preferenziali, è evidente – continua Epifani – che si pone il problema anche del ruolo e dei poteri che si riconoscono alle minoranze parlamentari e va garantita loro una maggiore rappresentatività”.
Quanto al Senato elettivo riflette: “Se guardiamo all’esperienza europea e all’elaborazione della sinistra italiana, non c’è bisogno che il Senato sia eletto direttamente dai cittadini”. E alla domanda se i senatori, a partire da quelli Pd, approveranno la riforma che mette fine a Palazzo Madama risponde: “nessuno si mette di traverso. Tutto il Pd è interessato affinchè la sfida si vinca, se no si lascia un’autostrada ai populismi, alla incomprensibile politica di Grillo. Ma occorre un disegno generale anche per evitare i rischi di maggioranze diverse sui singoli provvedimenti”. Quanto alla riforma del lavoro Epifani è netto: “penso che non sia la riforma necessaria, vedo risposte di stampo vecchio che vanno modificate”.