Tsipras: “Onorato di essere il nemico numero uno di questa Europa”
Intervistato da Lucia Annunziata a In Mezz’Ora, Alexis Tsipras, candidato per la sinistra europea a presidente della Commissione Ue e leader di Syriza, non fa sconti a nessuno, politici italiani inclusi.
A cominciare dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi: “Sto seguendo con molto interesse Renzi, che ha dimostrato dinamismo sulle tasse ma che sulle politiche del lavoro rimane ancorato a un nocciolo principale neoliberista. E questo, lo abbiamo visto, non funziona”. “Le scelte autoritarie in stile Renzi – in materia di riforme istituzionali – vanno a braccetto con le politiche europee. È successo anche in Grecia. Le nostre costituzioni ci proteggono da questi cambiamenti autoritari in stile neoliberista”.
Ce n’è anche per Beppe Grillo: “Anni fa abbiamo guardato al fenomeno Grillo con simpatia perché era figlio della rabbia dei cittadini italiani, ma la rabbia da sola non basta. Grillo fa finta di non capire l’importanza della realtà europea”. Poi il leader greco delinea la sua visione dell’Europa: “Siamo una sinistra che non vuole solo protestare, ma vuole governare per cambiare le vite di tutte quelle persone che oggi fanno una fatica incredibile”.
“La nostra scelta- continua Tsipras – di avere questa lista di un’Altra Europa per l’Italia significa che siamo convinti di riuscire a cambiare gli equilibri in queste elezioni europee. Con queste elezioni non si scelgono degli eurodeputati, si sceglie la nostra vita. Non dobbiamo perdere questa occasione, la politica dell’austerità, e della disgregazione della coesione sociale, porta a dei vicoli ciechi, è arrivato il momento di dire che è finita”.
La sfida alle prossime elezioni europee però è dura e i nemici da sconfiggere sono più d’uno: da un lato c’è il populismo, colpevole di voler “disgregare l’Ue”; dall’altro ci sono le politiche di austerity che hanno fatto solo male al progetto europeo. “Per noi – ha aggiunto Tsipras – l’Europa è il terreno di una lotta di classe”. E forse è proprio per questo che Der Spiegel, uno dei più importanti quotidiani tedeschi, l’ha definito il “nemico numero uno d’Europa”: definizione di cui Tsipras si fregia perché “vuol dire essere pericoloso per i banchieri e il grande capitale”.