Sono tanti dentro Forza Italia a pensare che sia giunto il momento di rompere l’asse delle riforme con Renzi. Il fuorionda tra Giovanni Toti e Mariastella Gelmini è la prova di un imbarazzo crescente nel partito. Stamattina con un’intervista al Corriere il capogruppo alla Camera Renato Brunetta si è detto a favore della rottura o almeno ha posto paletti stretti senza escludere la rottura dell’asse col Governo Renzi.
Perché Forza Italia e lo stesso Berlusconi non hanno deciso di interrompere la collaborazione sull’asse delle riforme col premier Renzi? Ci sono due possibili risposte. La prima è legata alla data del 10 Aprile ed ha natura giudiziaria. La seconda è legata all’aspetto elettorale. A questo punto entra in scena la sondaggista più fidata di Forza Italia: Alessandra Ghisleri: “Da una rilevazione svolta la scorsa settimana, risulta che più del 60 per cento degli italiani guarda con favore alla riforma del Senato”, “non c’è dubbio, ad opporsi si corre il rischio di passare da difensori della Casta. Ma facendo circolare informazioni diverse ed argomentando bene le eventuali ragioni del no si può comunque riuscire ad essere convincenti”.
La sondaggista di fiducia di Silvio Berlusconi, Alessandra Ghisleri, alla domanda se Berlusconi dovrebbe attestarsi su una linea euroscettica, replica: “Il 70% degli italiani oscilla tra una forte critica all’Europa e la volontà di uscire dall’Euro. Ai gazebo della Lega ci sono file lunghissime: gli italiani si sentono sfruttati e vittime di un sistema, quello europeo, che considerano ingiusto”.
Inoltre, sul fatto che gli elettori di Berlusconi sarebbero contrari al dialogo con gli avversari, Ghisleri afferma: “No, ormai non si ragiona più per blocchi ideologici. Il pensiero è molto più aperto di un tempo e gli elettori di Forza Italia sono diventati piuttosto pragmatici”.