Aveva chiesto più volte l’impeachment per il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Adesso Grillo si ritrova a dover sedare una rivolta interna al meet-up M5S di Pesaro che chiede lo stato d’accusa nei suoi confronti.
Non si sa con quale modalità sarà organizzato l’impeachment contro Beppe Grillo. Quasi sicuramente, però, il gruppo territoriale della città marchigiana andrà fino in fondo alla questione. Tutto è partito da una scissione della compagine pentastellata che ha dato alla vita ad una lista: ‘Cittadini 5 Stelle Pesaro’. In vista delle elezioni comunali, insomma, si preannunciano lunghe e drammatiche discussioni. E l’impeachment sarà chiesto qualora Grillo non certifichi la loro lista con Igor Jason Fradelloni candidato a sindaco.
Fradelloni parla alla stampa: “avviso i mass media che ieri si è svolta la votazione on-line indetta dallo staff di Beppe Grillo per la certificazione di una delle due liste richiedenti il simbolo: quella guidata dal candidato sindaco Fabrizio Pazzaglia e quella guidata da me medesimo. Dovesse mai accadere (come è invece è molto probabile) che venga certificata la lista di Fabrizio Pazzaglia, sostenuta dall’attuale consigliere comunale di Pesaro di M5S Mirko Ballerini e dal parlamentare M5S Andrea Cecconi, io e il mio gruppo, e altri gruppi M5S di altre città d’Italia – minaccia –, promuoveremo da domani stesso un’azione di impeachment del signor Grillo”. Continuano, quindi, le spinte centrifughe dal Movimento 5 Stelle: l’accentramento di Grillo e Casaleggio provoca alcuni dissensi (ma c’è da sottolineare sono una minoranza). Fradelloni conclude: “la nostra azione sarà suffragata da circa 13.500 file, da 15 documenti della Polizia di Stato, dalla registrazione video su Youtube di un incontro tenuto domenica 6 aprile, dalla quale si evince molto chiaramente quello che possiamo chiamare un vero e proprio delirante sopruso politico subito dai cittadini pesaresi”. Dopo l’assenza della lista del Movimento 5 Stelle in Sardegna per dissapori all’interno dell’organizzazione, adesso Grillo dovrà fronteggiare un nuovo, grande, problema che potrebbe essere base per altre ‘rivolte’ lungo la penisola.
Daniele Errera