“I grillini mi minacciano di morte. Vi prego, fermatevi qui, non vi rendete conto. Davvero”. Questo il commento laconico del presidente del Pd di Roma, Tommaso Giuntella alle minacce di morte ricevute sul proprio profilo Facebook. “Tanto non servi in vita, da morto almeno come concime saresti utile”, scrive una ragazza a Giuntella in un post datato 9 febbraio. Numerosi i messaggi di solidarietà ricevuti dal presidente del Pd romano.
Il segretario Lionello Cosentino definisce “un fatto grave e inaccettabile le minacce di fanatici che si definiscono attivisti e sostenitori del Movimento 5 Stelle”. “Quando il dibattito assume toni così violenti – conclude – non ha nulla a che fare con la politica”. Parla di «attacchi beceri”, invece, il deputato Enrico Gasbarra. “Gli insulti e le minacce di morte indirizzate a Giuntella sono atti gravi che non vanno sottovalutati – afferma – e sono la conferma di quanto sia pericolosa la strada intrapresa da chi ha l’obiettivo, anche attraverso un linguaggio violento, di distruggere tutto anzichè di provare a cambiare per ridare un futuro al Paese”.