Servizi sociali, “Berlusconi assisterà gli anziani disabili”
La decisione sul futuro di Berlusconi, che dovrebbe scontare la pena ai servizi sociali, arriverà solo giovedì ma, secondo il sito “Avvenire”, questa è già stata presa: l’ex Cavaliere potrebbe espiare la sua pena in una struttura per anziani disabili.
La proposta verrebbe dall’Ufficio esecuzione penale esterna (Uepe), con una relazione già inoltrata al Tribunale di sorveglianza.
Il lavoro non sarebbe particolarmente gravoso visto che lo impegnerebbe un solo giorno alla settimana, e la struttura che lo ospiterebbe non si trova a Milano ma nell’hinterland, quindi persino più agevole da raggiungere data la sua residenza ad Arcore. “L’ esecuzione di questa pena – scrive Avvenire.it – è in grado di assicurare “il recupero del condannato e di evitare recidive”. Per questo ancora devono essere state escluse altre comunità, come quelle dei tossicodipendenti e pregiudicati, che solitamente non potrà avvicinare. Né quelle per il recupero dei minori, data la prima condanna nel processo Ruby”. Gli obblighi che resterebbero all’ex premier sono quelli di tornare a casa entro le undici di sera e di non uscirne fino alle sei del mattino. Come questo possa allargare gli spazi per la cosiddetta “agilità politica” è forse materia della relazione che oggi i difensori di Silvio Berlusconi, Coppi e Ghedini, hanno presentato al Tribunale di sorveglianza.
E’ interessante notare come già poche ore dopo la rivelazione di “Avvenire”, la rete si scatena e su internet circolano fotomontaggi dell’ex premier alle prese con i servizi sociali. Qualcuno ironicamente se lo immagina accanto a infermiere formose pronte a spiegargli come accudire un malato, mentre altri lo castigano immortalandolo con donne anziane, una sorta di “punizione naturale” per il bunga bunga.
Intanto la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo avrebbe già respinto l’istanza che chiedeva di esaminare con urgenza il ricorso di Berlusconi per sospendere gli effetti della sentenza del 1 agosto 2013, relativa al processo Mediaset, che impedisce all’ex premier di candidarsi per le elezioni europee del prossimo 25 maggio. L’avvocato Ana Palacio, legale di Berlusconi di fronte alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo, ha dichiarato in una nota: «E’ molto sorprendente ed insolito che si dia notizia del rigetto dell’istanza, peraltro ancora incompleta, inviata via fax, a meno di 24 ore dalla sua presentazione e, quanto più grave, senza che un giudice abbia visionato la richiesta».
Martedì il consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti, aveva fatto sapere che alla campagna elettorale per le Europee Silvio Berlusconi “ci sarà, ne sono certo”.
Alessandra Scolaro