La CDU incorona Laschet nuovo Leader

Pubblicato il 16 Gennaio 2021 alle 11:31 Autore: Ferdinando Alfieri

Armin Laschet, 59 anni, è il nuovo leader della CDU. Il presidente del Land Nord-Reno-Vestfalia riesce a trionfare in un’elezione rimasta incerta fino all’ultimo.

La corsa alla presidenza di Laschet non è stata priva di ostacoli. All’annuncio della candidatura, sembrava avere buone probabilità di successo. In seguito, lo scoppio della pandemia ha a lungo offuscato la sua stella e posto più di qualche interrogativo sulla sua capacità di leadership. Laschet, infatti, è finito sul banco degli imputati della gestione della epidemia nel suo Land, uno dei più duramente colpiti negli ultimi mesi. Alla fine, tuttavia, è riuscito a spuntarla.

I 1001 delegati al voto, previsto nei mesi scorsi ma poi rimandato, hanno votato per la prima volta a distanza, tramite una piattaforma online.

Dopo il primo turno che ha visto 385 voti per Friedrich Merz, 380 per Laschet e 224 per Norbert Röttgen, il ballottaggio ha incoronato Laschet quale nuova guida dei cristiano-democratici con 521 delegati a suo favore, a fronte dei 466 per Merz.

 

Chi è Armin Laschet

Tra i tre candidati, Laschet era considerato senza ombra di dubbio il più vicino ad Angela Merkel. Se Merz e Röttgen hanno proposto la linea politica della discontinuità, al contrario Laschet è il leader della continuità.

Una linea politica fatta di europeismo, cooperazione internazionale, apertura sui temi migratori. Qualcuno, per denigrarlo, lo ha chiamato Armin il turco. Un nomignolo utilizzato per sottolineare la sua posizione sul tema migratorio, dato che la comunità turca è la più numerosa comunità straniera in Germania.

Sono stati due i punti di forza della sua candidatura. Da un lato, Laschet si posiziona al centro nello spettro della CDU. Le sue posizioni non sono troppo conservatrici e questo ha probabilmente attirato i voti dei più progressisti. Inoltre, le sue posizioni economiche a favore degli imprenditori, anche più liberali di quelle del governo Merkel, sembrano soddisfare una parte della base del partito. Dall’altro, Laschet ha potuto contare sull’appoggio dell’attuale ministro della salute Jens Spahn, che ha fin da subito sposato la sua candidatura. I più maligni sussurrano per puri interessi personali.

Cosa succede adesso nella CDU

La nomina di Laschet verrà ufficializzata il prossimo 22 gennaio. Poiché il voto si è svolto in digitale, per prevenire eventuali frodi o contestazioni, la CDU ha deciso di far tenere anche una contemporanea votazione via posta, per certificare l’esito del voto oltre ogni dubbio.

Si apre adesso un’importante fase di riflessione per il partito. Insieme con il partito gemello bavarese CSU, la CDU dovrà decidere chi sarà il candidato alla cancelleria. Laschet ha più volte dichiarato che il leader della CDU deve anche essere il candidato alla cancelleria. Tuttavia, nessuno scenario può essere escluso. A maggior ragione se la CSU farà quadrato intorno al presidente della Baviera Markus Söder, i cui indici di gradimento sono schizzati alle stelle nei mesi della pandemia.

Anche l’attuale ministro della salute Jens Spahn studia con attenzione la situazione. Secondo il settimanale tedesco Der Spiegel, proprio di recente Spahn avrebbe sondato l’umore dei membri del partito per una sua eventuale candidatura come cancelliere.