Pirellone, intesa M5S-Lega su abolizione legge Merlin
Pirellone e abolizione Legge Merlin: intesa M5S-Lega. In Parlamento con il Pd, in Lombardia con la Lega si potrebbe dire per riassumere. Prove d’intesa che vanno da sinistra a destra per il Movimento Cinque Stelle che l’altro ieri al Pirellone ha votato sì ad una proposta di referendum presentata dal Carroccio.
Se sul fronte nazionale delle riforme sembra profilarsi un asse fra la minoranza del Partito Democratico, guidata dal senatore Corradino Mineo, e il Movimento Cinque Stelle, con i grillini pronti a votare il ddl Chiti su una proposta di riforma del senato alternativa a quella prevista dalla bozza Boschi, al Pirellone è già tempo di alleanze inedite fra il Movimento di Beppe Grillo e la Lega del segretario Salvini.
La convergenza fra M5S e Lega è avvenuta due giorni fa, durante la seduta del Consiglio regionale della Lombardia, riunito per deliberare sulla proposta del Carroccio di indire un referendum abrogativo per la parziale abolizione della legge 75 del 20 febbraio 1958, meglio nota come legge Merlin. Una votazione a scrutinio segreto ha approvato con 41 sì su 71 votanti la proposta di referendum. A esprimere parere favorevole oltre al Carroccio e al M5S, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Scelta Civica, Lista Maroni e Partito Pensionati. Contrari, fra gli altri, invece Partito Democratico e Nuovo Centrodestra.
Uno scavallamento momentaneo a destra per il M5S su una proposta che aveva come primo firmatario il capogruppo leghista Massimiliano Romeo. Perché la consultazione possa svolgersi a livello nazionale, è necessario che altri quattro consigli regionali si pronuncino in maniera favorevole sulla proposta di referendum. Ai cittadini verrà chiesto di esprimersi su una nuova regolamentazione della prostituzione e sulla riapertura delle case chiuse.
L’iniziativa lombarda punta ad obbligare il governo centrale a legiferare sul tema della prostituzione, sorpassando una legge ritenuta ormai obsoleta, attraverso una consultazione popolare. In questo senso va letto l’appoggio del M5S alla Lega: “lo strumento del referendum ha il merito di mettere la cittadinanza di fronte a una realtà evidente, ma ignorata” hanno dichiarato i consiglieri grillini durante la seduta consiliare.
Quella in Lombardia non è la prima prova d’intesa per i grillini. A livello regionale, infatti, lo scorso anno era durata due mesi l’alleanza fra i consiglieri cinque stelle e i il governatore della regione Sicilia Rosario Crocetta. Una liaison che aveva dato vita al “modello sicilia”, caduto sotto i colpi della mancata approvazione degli emendamenti grillini al bilancio della Regione Sicilia. L’intesa lombarda, per ora, si ferma alla proposta di abolizione della legge Merlin. Non è detto che tale esperimento non possa ripetersi in altre assemblee regionali. Per ora il M5S sembra concentrato sulle europee del prossimo Maggio, tra la ricerca dei candidati e il sorpasso a Forza Italia.