Di Caprio e Ibrahimovic: la maledizione della vittoria

Pubblicato il 9 Aprile 2014 alle 12:27 Autore: Michele Palmiero
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Chi di voi non ha mai pensato allo strano destino che unisce Leonardo Di Caprio e Zlatan Ibrahimovic?  Sicuramente cinema e sport sono due treni che viaggiano spesso sullo stesso binario, motivo per cui non ci sarebbe da stupirsi se i nomi dell’enfant prodige di Hollywood e del fuoriclasse svedese venissero accostati l’uno all’altro.

Leo e Zlatan sono ricchi, famosi, talentuosi, appagati…o forse no?
Ciò che davvero unisce questi due personaggi infatti è la maledizione di non riuscire a vincere il premio da loro più desiderato:  l’Oscar per il primo, la Champions League per il secondo. Leonardo Di Caprio ha collezionato, a soli 39 anni, ben 4 nomination per la statuetta più importante del cinema: merito di una maturazione recitativa davvero lodevole e di una bellezza che lo rende uno degli attori più amati dal pubblico femminile.

Di Caprio

Pur godendo della stima congiunta di critici e fan Di Caprio ha visto chiudersi la porta dell’Olimpo del cinema in tutte le quattro occasioni.
Dal film “Buon compleanno Mr Grape” allo straordinario successo di “The Wolf of Wall Strett” passando per “The Aviator” e “Blood Diamond” la condanna è la stessa: sei uno dei migliori ma non il migliore.
Passando dal red carpet ai grandi stadi d’Europa la musica non cambia, e a suonare le tristi note dell’insuccesso ci pensa Zlatan Ibrahimoviç.
Dopo gli esordi con l’Ajax e l’esplosione nella Juventus di Fabio Capello lo svedese ha cambiato diverse casacche senza tuttavia perdere la nomina di “fuoriclasse”.
Sia nelle altre esperienze italiane (Inter e Milan) che in quelle europee (Barcellona e Psg) Ibra è stato accompagnato da un’ombra poco gratificante, quella di “fenomeno in campionato e mediocre nelle Coppe”. Il palmarès dello svedese sembrerebbe confermare tale teoria: tra le vittorie infatti figurano (senza contare le coppe nazionali) due campionati olandesi, quattro italiani, uno spagnolo e uno francese.


Ibra

L’assenza di qualunque successo internazionale però sembra perseguitare il povero Zlatan: l’addio al Milan e l’arrivo a Parigi sembrava l’inizio di una svolta fondamentale nella carriera.
Nonostante due anni di acquisti faraonici e obiettivi ambiziosi il Psg non è riuscito a superare i quarti di finale della massima competizione europea.
L’ultima delusione risale a pochissime ore fa: il successo per 3 a 1 nell’andata dei quarti contro il Chelsea sembrava presagire ad uno storico accesso in semifinale. Lo stesso Ibrahimovic, pur non essendo disponibile a causa di un fastidioso infortunio, contava sul risultato dei primi 90 minuti per poter sognare di alzare finalmente l’agognata coppa.
La pazzesca rimonta dello Stamford Bridge ad opera degli uomini di Mourinho ha però infranto ancora una volta le speranze del mago svedese.
La frustrazione di non poter dimostrare di essere il migliore rende Di Caprio e Ibrahimovic unici e allo stesso tempo una cosa sola: i due fuoriclasse hanno ancora tempo e voglia per superare qualsiasi sorta di ostacolo.
I loro avversari sono avvisati, Leo e Zlatan hanno fame di gloria.