“Basta, basta basta, abbiamo già dato. Se Marino non è capace si dimetta. E mi sembra che non sia capace”. Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini attacca il primo cittadino della Capitale e punta i piedi: no al Salva Roma.
Salvini stamattina s’è recato in largo Goldoni, a due passi da piazza di Spagna, dove è stato allestito un banchetto per la raccolta delle firme in favore dei cinque referendum presentati dalla Lega: abrogazione della legge Fornero, abrogazione della legge Merlin, abrogazione delle prefetture, abrogazione della legge Mancino sui reati di opinione e la chiusura dei concorsi pubblici agli immigrati. Un sesto è in arrivo: il Carroccio vuole chiedere la reintroduzione del reato di clandestinità in Italia.
Ma è di Roma che Salvini ha parlato con i cronisti. Elogi alla città e frecciate a chi la governa. “Roma è una città stupenda, con tanta gente in gamba, ma amministrata malissimo da decenni e quindi non possono essere tutti gli italiani a salvare”.
E proprio sul ritorno in commissione del decreto legge Enti Locali, contenente le norme del cosiddetto salva Roma (l’approvazione entro i tempi di legge a questo punto è di nuovo a rischio) per Salvini “non è che ogni settimana possono arrivare appelli al Salva Roma uno, due, tre e i Beati… Anche perché è vero che i romani hanno dei disagi, ma è anche vero che c’è un indotto commerciale pazzesco”.
“Noi siamo contro il Salva a prescindere, anche contro il Salva Venezia o Milano, perché se un sindaco fa bene si salva da solo” ha spiegato il segretario della Lega Nord, “prima di Marino qualcuno ha accumulato il debito: Veltroni, Rutelli, Alemanno, vada a chiedere a loro il Salva Roma”. Per Matteo Salvini “se Marino non è capace non faccia più il sindaco, non è un problema, può tornare a fare il medico”.