La Tav Torino-Lione si farà: il provvedimento licenziato dal Senato, dopo il passaggio alla Camera, è ora legge dello Stato con 173 si, 50 contrari e 4 astenuti. Al momento della proclamazione del risultato da parte della presidenza di Palazzo Madama, i senatori del MoVimento 5 Stelle hanno urlato: “Fuori la mafia dallo Stato”, rivolgendosi ai colleghi presenti tra i banchi. In precedenza, il clima si era fatto rovente per via dell’interruzione, da parte dei pentastellati, dell’intervento del senatore Massimo Cervellini (Sel), il cui partito è stato complice – a detta dei grillini – dei disastri dell’Ilva a Taranto, consentendo la morte di centinaia di tarantini.
Prima del voto finale, la presidente di turno Linda Lanzillotta (Scelta Civica) ha sospeso la seduta. Infatti, le accuse dei 5 Stelle avevano generato il caos in Aula, coinvolgendo Forza Italia e Lega Nord nella bagarre d’insulti. Il leader dell’Udc Pierferdinando Casini ha parlato di “squadrismo fascista” in Senato, mentre Corradino Mineo del Pd è stato ironico: “Lega e M5S si sfanculano sulla Tav. Sarà questo il Senato delle Autonomie?”. Alberto Airola (M5S) e Franco Cardiello (FI) hanno sfiorato la rissa, prontamente sventata dai commessi del Senato. Ci sono stati insulti anche per il piemontese Stefano Esposito (Pd), bersaglio dei No Tav, minacciato di morte soltanto qualche mese fa, che ha salutato ironicamente i colleghi pentastellati.
Il cittadino Scibona, intervenuto in Aula, ha accusato la maggioranza e i senatori favorevoli all’opera di voler “rinunciare espressamente all’applicazione del nostro codice antimafia sugli appalti in val di Susa”. Il governo non ha risposto in merito alla questione mossa dall’opposizione grillina, ricordando, però, che la ratifica dell’accordo tra Italia e Francia consentirà “il dimezzamento dei tempi di percorrenza per i passeggeri (Milano-Parigi in 4h, invece di 7h), la riduzione del numero di camion su strada (circa 600.000 l’anno) e il calo di emissioni gas serra (a regime 3 milioni di tonnellate equivalenti di anidride carbonica corrispondente alla CO2 di una città di 300mila abitanti)”.