Atene, bomba davanti alla Banca di Grecia: danni ma nessuna vittima
Diversi danni, molta paura ma nessuna vittima ne’ feriti. E’ questo il bilancio dell’esplosione avvenuta stamattina dinanzi alla Banca Centrale di Grecia, ad Atene. L’episodio è avvenuto nel giorno del ritorno della Grecia sul mercato dei titoli di stato, dopo ben quattro anni di assenza a causa della gravissima crisi economica.
L’ordigno – esploso attorno alle ore 2 del mattino ora locale, le 3 in Italia – secondo le prime informazioni della polizia sarebbe stato collocato dentro un’auto Nissan parcheggiata dinanzi all’istituto bancario centrale ellenico, a due passi dagli uffici della troika UE-BCE-FMI. Si parla di almeno 75 chili di esplosivo. L’esplosione era stata preceduta un’ora prima da una telefonata anonima al sito di notizie Zougla e al giornale Efymerida ton Syndakton che preannunciava l’imminente scoppio dell’ordigno.
Emblematica la coincidenza dell’attentato con il ritorno della Grecia sui mercati, a quattro anni dalla “quarantena” decisa a causa della crisi economica. La Borsa aveva reagito bene, con un boom di domanda di oltre 20 miliardi di euro e la collocazione di ben 3 miliardi di titoli quinquennali con tasso al 4,95%. L’episodio avviene peraltro alla vigilia dell’arrivo della Cancelliera tedesca, Angela Merkel, in visita ufficiale ad Atene.
Decisa la reazione del governo: “vogliono cambiare la nostra agenda, ma non lo permetteremo“. Sebbene l’attentato non sia ancora stato rivendicato, gli inquirenti stanno circoscrivendo il campo d’indagine. La matrice sarebbe terroristica, e le indagini girerebbero attorno a Christodoulos Xiros, uno degli ex capi del disciolto gruppo di sinistra estrema ellenica ’17 novembre’, evaso a gennaio nonché responsabile di ben 23 omicidi fra il 1975 e il 2000.
Emanuele Vena