La notizia, rimbalzata tra ieri e oggi su tutti i quotidiani, ha riscosso parecchio clamore mediatico. Barbara Spinelli, il più illustre parlamentare europeo eletto con la lista L’Altra Europa con Tsipras, sarebbe la più assenteista di tutto l’emiciclo. In realtà le cose non stanno esattamente così.
Certo, se ci si ferma ai numeri nudi e crudi, ci si accorge che la Spinelli ha saltato ben 34 votazione su 36. Il fatto, sottaciuto dai media, è che però le 36 votazioni in questioni si sono svolte tutte lo stesso giorno (il 17 luglio) proprio quando la figlia di Altiero era a Roma per un incontro pubblico con Tsipras, programmato da tempo.
“Sapevamo che Tsipras avrebbe partecipato all’assemblea della lista a Roma il 19 luglio. Invece ci hanno comunicato che sarebbe arrivato il 17 per una conferenza stampa nella sede romana del Parlamento europeo. Abbiamo fatto presente che proprio quel giorno c’erano le votazioni a Bruxelles, ma naturalmente ci hanno chiesto di stare accanto a Tsipras”, la spiegazione.
Eppure i militanti della sinistra radicale e alternativa al Pd se la sono presa a morte, forse ancora memori della decisione della Spinelli stessa che, all’indomani delle europee, si rimangiò la parola data non rinunciando al seggio. Quel che è certo è che nella base pesa in maniera non indifferente la quasi scomparsa della lista, che all’indomani delle europee non ha più organizzato nulla di rilevante sul territorio.
Sotto questo aspetto, Guido Viale, uno dei fondatori dell’Altra Europa, riconosce le gravi difficoltà ma assicura che in autunno partirà la mobilitazione: “Siamo disorganizzati e senza fondi: non possiamo nemmeno permetterci un addetto stampa. Aggiungiamo che poi mediaticamente siamo oscurati e l’estate è un periodo difficile. Ma a settembre ripartiremo con la lista grazie a importanti iniziative”.