Iraq, Mogherini parla della “preoccupazione” dopo l‘ok del Parlamento italiano per l’invio di armi ai curdi per il rischio di attentati in Italia. Per il ministro Mogherini: “c’è ma non è maggiore oggi, dopo questa decisione. Del resto è chiaro che nessun paese è immune da rischi, Isis ha fatto proseliti anche in Occidente”. Il ministro degli Esteri Federica Mogherini intervistata da Repubblica afferma: “L’Isis è un’organizzazione terroristica che usa la religione per perseguire il proprio disegno sanguinario. L’Islam non ha nulla a che fare con tutto questo e infatti c’è stata una reazione compatta anche del mondo arabo contro chi vuole sterminare yazidi, cristiani e musulmani”.
Mogherini torna sull’impegno della presidenza italiana della Ue sulla crisi: “Stiamo già lavorando con tutti gli attori della regione, a partire dall’Iran e dalla Turchia, fino ai paesi del Golfo. Non possiamo più affrontare le crisi in Libia, Siria e Iraq separatamente una dall’altra. Serve un progetto per tutta l’area e questo va fatto coinvolgendo tutti gli attori, alcuni dei quali finora non si sono parlati”. Rilancia quindi il ruolo dell’Ue: “Credo che sia il tempo di assumerci le nostre responsabilità di europei e di agire da protagonisti nel mondo”. Quanto all’Italia, “può avere e sta già avendo – dice Mogherini – un ruolo guida in Europa visto che abbiamo buone relazioni con tutti gli attori della regione”. L’Iran? “Ho già parlato più volte con il ministro degli Esteri Zarif e lo riceverò” nella sua visita in Italia a settembre. Sull’ipotesi che l’iniziativa italiana sull’Iraq possa favorire la sua nomina a Mrs Pesc, il ministro osserva: “Una critica vera e propria alla mia candidatura non è mai stata formalizzata. C’è un problema complessivo legato agli equilibri tra famiglie politiche e aree geografiche che devono trovare una rappresentanza”.