Iraq, Salvini attacca Renzi: “Ipocrita, venga in stazione a Milano, non a Baghdad”

matteo salvini vendola

“Più che andare in Iraq, inviterei Renzi a venire in Stazione Centrale a Milano, due passi per Roma senza scorta possibilmente, e non si scherza col terrorismo”. Il segretario confederale della Lega Nord , Matteo Salvini, lancia strali all’indirizzo di Matteo Renzi e solleva dubbi sulla sua visita lampo in Iraq. Una missione diplomatica quella di Renzi, si legge tra le parole di Salvini, ospite stamattina di Agorà Estate su Rai Tre, che ha tutta l’aria di essere uno spot al governo più che una reale proposta di sostegno nella lotta contro i terroristi dell’Isis.

“C’è profonda ipocrisia nelle parole di Renzi”, ribadisce Salvini. “Per carità, la vita è sacra e ognuno deve vivere tranquillo e sereno a casa sua, ma, delle due l’una: c’è un rischio terrorismo islamico che ci stiamo coltivando in casa nostra perché questi matti arrivano dall’Inghilterra, dalla Francia”, continua il segretario del Carroccio”. “Ci dicono che sono in Italia, ci dicono che c’è rischio che tra coloro che sbarcano si infiltrino queste persone”, dichiara Salvini. “Mentre Renzi va in Iraq a dire: ‘Attenzione, c’è pericolo’ – ha proseguito – qui sbarcheranno altre migliaia di persone, qualcuno avanza richieste per costruire moschee con soldi di dubbia provenienza. Temo ci sia troppa sufficienza e che ci stiamo coltivando a casa nostra, spero di no, un potenziale esplosivo che stiamo sottovalutando”, mette in guardia il leader della Lega Nord.

 

“Dico a Renzi, sveglia! – ha incalzato Salvini – Siamo gli unici ad avere un’operazione come Mare nostrum che causa morti più che salvare vite e ha portato centomila persone in casa nostra di cui sappiamo poco e niente”. A margine dell’intervento, Matteo Salvini ha spiegato anche le ragioni che hanno portato la Lega a votare contro l’invio di armi ai peshmerga curdi durante la riunione delle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato di due giorni fa: “Abbiamo votato contro l’invio delle armi perché è un atteggiamento ipocrita. La Lega dei Curdi si occupa da 12 anni, non da 12 minuti”.

Redazione