Roma, accordo raggiunto tra Pallotta e Marino sulla metro
Nell’incontro a New York tra il sindaco di Roma Ignazio Marino e James Pallotta, presidente americano dell’AS Roma, e’ stato raggiunto un accordo per la realizzazione di una stazione metro e altre strutture nell’ambito del progetto del nuovo stadio della Roma. Lo riferiscono fonti del Campidoglio a margine della riunione.
Rischio speculazione edilizia
“Le notizie che vengono diffuse in merito al cosiddetto stadio della Roma sono assolutamente sconcertanti. Il Sindaco Marino parla addirittura di occasione straordinaria per la città. Se per risolvere i problemi di Roma è sufficiente regalare centinaia di migliaia di metri cubi di cemento, da realizzare in zone che l’attuale piano regolatore destina ad inedificabilità assoluta, allora non si vedono differenze con quello che è accaduto a Roma dagli anni Sessanta in poi”. Lo afferma il deputato di Sel Filiberto Zaratti.
“Davvero complimenti alla capacità moderna e innovativa del Sindaco – aggiunge – È sempre la stessa ricetta: distruggere il territorio a vantaggio dei privati. Il cavallo di Troia che dovrebbe permettere la speculazione è il nuovo stadio della Roma. Cavallo di Troia debole: lo stadio non sarà di proprietà della Roma calcio bensì di una società privata alla quale la società pagherà l’affitto, esattamente come fa ora per l’utilizzo dello stadio Olimpico. La politica dello sviluppo visto attraverso il mattone ha già danneggiato fortissimamente la città, ci aspettavamo dalla giunta di centrosinistra di Roma qualche cosa di diverso”.
Per Zaratti “che la Roma e la Lazio possano costruire uno stadio di proprietà è giusto, affinchè le due società possano patrimonializzare la struttura e quindi essere competitive dal punto di vista sportivo. Ma perchè non farlo all’interno del piano regolatore o nelle centralità? In tutta Europa gli stadi di proprietà delle società di calcio sono all’interno delle città, solo a Roma per costruire uno stadio sembra inevitabile costruirgli un intero quartiere intorno. Sarebbe il caso che la maggioranza di centrosinistra facesse un’approfondita e pubblica discussione su questi temi. Sull’argomento ho presentato una interrogazione parlamentare”.