In risposta all”agenda infernale’ che l’Italia e il governo dovranno affrontare serve “una maggiore coesione nazionale. Noi con senso di responsabilità ci siamo. Berlusconi c’è”. Così il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, intervistato dalla Stampa, annuncia la svolta e sottolinea: “Predico senso di responsabilità. Quella stessa responsabilità che nel 2011 ha portato al passo indietro di Berlusconi, che nel 2013 ci ha fatto sostenere le larghe intese. Non giochiamo mica al ‘tanto peggio tanto meglio’, noi di Forza Italia, come fece la sinistra ai tempi dello spread“.
Brunetta esclude quindi tagliole sul sentiero dell’esecutivo: “A Renzi le tagliole gliele mette il suo partito”, che “produce ansia e incertezza politica. Ripeto: non siamo come loro”. L’ex ministro sottolinea che “ci sono incombenze drammatiche che riguardano ciascuno di noi” come ad esempio “la guerra” tra Russia e Ucraina: “Non è dichiarata, ma ce l’abbiamo alle porte di casa. Poi c’è il Medio Oriente; c’è la Libia; c’è la catastrofe della Siria; c’è il Califfato che avanza…”.
Resta comunque forte il no sull’ipotesi di una sforbiciata alla pensioni: “Ma stiamo scherzando?”. E sul ‘Jobs Act‘ ricorda che “è attualmente in sonno al Senato: o si raccoglie l’indicazione di Draghi per una maggiore flessibilità, oppure non servirà a nulla. Idem lo Sblocca Italia, senza un colpo d’ala capace di sincronizzarlo con la proposta Juncker (per gli investimenti, ndr), resteremo al livello delle chiacchiere”.