Isis, Zaia: polizia controlli dentro i centri islamici
Come tutte le ideologie il fondamentalismo islamico fa proseliti in tutto il mondo, occidente compreso. L’Italia è presente nella lista dei paesi da cui provengono i musulmani che, adesso, stanno combattendo tra Siria ed Iraq nell’Isis, Stato Islamico dell’Iraq e del Levante.
Oggi il quotidiano Libero evidenzia come la maggior parte dei jihadisti arruolati in Italia, circa 50, “sono stati reclutati – per la maggior parte – al Nord: la zona di Brescia, assieme alle città di Torino e Milano è in fermento. Ma anche Ravenna e Bologna, l’area di Padova, la Valcamonica, oltre a Napoli e Roma”. Sull’argomento è intervenuto, quindi, il Presidente della Giunta Regionale veneta, Luca Zaia, intervistato sullo stesso giornale: “abbiamo 600mila immigrati su 5 milioni di abitanti – afferma il governatore – ed è inevitabile che nei grandi numeri possano esserci delle mele marce”. Nonostante la seconda generazione, il leghista vede un legame inscindibile: “sono figli di profughi, ma il cordone ombelicale si è mantenuto. In quelle famiglie, poche famiglie, non si sono voluti integrare e non hanno accettato l’Occidente”.
La preoccupazione di Zaia è che manchi un’autorità unica nell’Islam che interpreti pacificamente la dottrina musulmana: “gli islamici hanno gli imam che predicano il Corano secondo una visione personale”. Ecco perché “bisogna pretendere i sermoni in italiano”. Un colpo al cerchio ed uno alla botte: Zaia afferma come “il problema non sia la religione ma l’estremismo. Serve un controllo trasversale delle forze dell’ordine, delle frontiere e all’interno dei centri islamici”. Il successore di Galan alla carica di Governatore veneto conclude con un attacco all’Ue e a Renzi: “politicamente l’Europa a fallito. E ricordo che siamo nel semestre di presidenza italiano. Credo di non aver mai assistito ad un semestre di presidenza più sfigato di questo”.
Preoccupazioni, quelle di Zaia, che sembrano essere provate dalla notizia diramata dal Corriere del Veneto, secondo il quale: “cinque persone residenti in Veneto risultano indagate nell’ambito di un’inchiesta per terrorismo aperta dalla Procura distrettuale di Venezia e condotta dai Ros. Si tratterebbe di elementi sospettati di essere vicini alle organizzazioni che si battono per la Jihad islamica”.
Daniele Errera