Pubblicato il nuovo rapporto dell’Istat per il mese di Giugno. L’Istituto di statistica rivela che a Giugno le vendite al dettaglio sono state completamente ferme, registrando un +0.1% su base mensile e un preoccupante -2.6% su base annua. Il bonus Irpef di 80 euro elargito dal governo Renzi, quindi, sembra non stia dando i suoi frutti. Nonostante al governo ci si aspettasse un miglior incremento dei consumi questi sono rimasti completamente legati al palo, segnando una profonda perdita rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
Una batosta, quindi, per il governo, che sta cercando di tranquillizzare l’Italia e l’Europa sul fronte crescita, anche a fronte dei segnali non proprio positivi che arrivano dai rapporti economici dell’ISTAT. Infatti l’aumento dello 0.1% su base mensile è riferito esclusivamente al comparto alimentare, una crescita che comunque viene annullata dal calo dello 0.1% di tutti gli altri prodotti. Su base annuale, quindi, si registra un calo del 2.4% dei consumi nel reparto alimentare, e del 2.6% per il reparto non alimentare.
Particolarmente colpiti sono i piccoli commercianti, le botteghe di quartiere, che risentono maggiormente della crisi. Il calo per le piccole botteghe è del 3.9%, ma nel comparto alimentare si registra addirittura un -5%, una vera e propria batosta per i piccoli commercianti. Calano anche i grandi centri di distribuzione, con un -1.4% nel comparto alimentare e un -1.1% nel comparto non alimentare. L’unico settore che si salva è il discount, che registra un +0.5%, testimoniando come gli italiani, da sempre stereotipati come “buone forchette”, stiano cominciando a dar meno importanza alla qualità del cibo che consumano sulle loro tavole.
Su base semestrale i consumi fanno registrare un -0.7% nel comparto alimentare e un -1.1% sul comparto non alimentare, con una perdita dell’1% su base aggregata. Intanto le notizie non sono più rosee da parte delle imprese. La fiducia delle imprese registrata per il mese di Agosto, infatti, è crollata a 88.2 punti, un calo di 2.6 punti rispetto ai livelli registrati a Luglio, quando la fiducia era arrivata al 90.8 segnando i massimi livelli da tre anni. Con l’ultimo crollo quel balzo è stato completamente cancellato, tornando ai livelli dello scorso Giugno.
Francesco Di Matteo