Il meeting di Rimini ancora finanziato dalle Regioni
Anche quest’anno, come da consuetudine, il Meeting di Comunione e Liberazione che si svolge a Rimini ha ricevuto dei lauti finanziamenti direttamente dalle Regioni, ma non solo.
Come riporta Il Fatto Quotidiano, il Meeting di CL ha potuto contare su ben sessanta mila euro arrivati direttamente dalla Regione Lombardia anche quest’anno. I Presidenti di Regione passano, ma certe abitudini restano. In passato, il governatore lombardo era Roberto Formigoni, ciellino della prima ora, che, nel corso dei suoi mandati ha sempre garantito una sponsorship all’evento, che dal 2002 ad oggi è arrivata a costare 2 milioni di euro; adesso, invece, nonostante la massima carica regionale sia ricoperta dal leghista Maroni, le cose non sono cambiate.
Stessa vecchia abitudine per la Regione Emilia Romagna: il Presidente uscente Vasco Errani, secondo il quale finanziare il Meeting è sempre stata la dovuta contropartita da pagare all’evento per il ritorno economico che ricade a favore della terra romagnola in termini turistici, aveva voluto vederci chiaro quanto la Finanza aveva messo le mani sui bilanci dell’evento un paio d’anni fa. Tuttavia, dopo il rinvio a giudizio nel marzo scorso dei vertici della Fondazione, quest’ultima restituì novanta mila euro alla Regione Emilia Romagna, ma quest’anno la Regione ne ha versati quaranta mila.
Poteva mancare all’appello la Regione Lazio? Ovviamente no, quindi eccola contribuire all’evento con cinquanta mila euro, la metà del contributo che era solita versare due anni fa, in tempi di spending review tocca adeguarsi. Alla lunga lista di soggetti pubblici che sponsorizzano l’evento si aggiungano anche la Regione Abruzzo e quella Basilicata, il Comune di Ascoli Piceno, il Ministero del Welfare e la Marina Militare … (sì, proprio la Marina Militare Italiana).
Se gli sponsor pubblici non mancano, nonostante non ci capisca a che pro sponsorizzino l’evento, quelli privati sono decisamente più numerosi e generosi, ma in alcuni casi anche inopportuni. Come riportato dal Fatto, il prof. Luigino Bruni fa notare che gli sponsor Lottomatica e Sisal sono decisamente fuori luogo in un evento che ha per tema “verso le periferie del mondo e dell’esistenza”, considerando che sono ormai milioni gli italiani alla periferia della propria esistenza a causa del gioco d’azzardo, principale business dei due sponsor. Oltre agli altri sponsor privati come Nestlé, Sky, Enel, un altro tocco di sponsor pubblico, mascherato da sponsor privato c’è: Finmeccanica, a partecipazione statale, seppur presente per l’ultimo anno (dicono …).
Annalisa Boccalon