“Salvini come Gandhi:” è questo il paragone di Flavio Tosi tra il segretario della Lega Nord e il leader indiano della lotta non violenta.
Dal palco della Berghém Fest, il sindaco di Verona dichiara il suo sostegno allo sciopero fiscale del 14 novembre, protesta lanciata da Matteo Salvini il 20 luglio scorso durante congresso di Padova che lo ha riconfermato segretario fino al 2016. (“Pensate cosa accadrebbe se un venerdì di novembre, facciamo il 14, da NordaSud tutte le persone che producono e lavoro e sono strangolate da Equitalia, da Stato ladro, da studi di settore dicessero basta: io oggi non pago, vi affamo, non apro il negozio e se apro non rilascio lo scontrino, faccio una corsa gratis del taxi, faccio straordinari gratis” – queste le motivazioni dello sciopero secondo Salvini).
Dello stesso parere Tosi che sostiene: “la proposta di Matteo Salvini nasce dal fatto che lo Stato sta soffocando le imprese e le famiglie” – e aggiunge che il segretario vuole lanciare un messaggio come quello di Gandhi, paragonando lo sciopero fiscale alla marcia del sale del 1930 contro l’impero britannico, una delle proteste più riuscite della storia dell’indipendenza dell’India. Questo paragone, secondo Tosi, serve a sottolineare che: “le proteste pacifiche fatte in modo intelligente possono funzionare.”
Tosi, auspicando l’adesione di tutte le categorie economiche, annuncia che il successo dello sciopero del 14 novembre sarebbe: “una rivoluzione epocale, la prima volta in cui la nostra gente alza concretamente la testa in maniera non violenta e pacifica, per far capire allo stato centrale che non se ne può più.”
Ilaria Porrone