Il senatore, ex M5S, Francesco Campanella afferma a proposito della riforma del Senato afferma: “Con Chiti ci siamo confrontati. E siccome il ddl del governo è una mezza mostruosità, ci è parso opportuno cercare delle convergenze”.
L’ex M5s Campanella che con dodici colleghi ha firmato il ddl di Vannino Chiti per riformare il Senato. Ciò che non va nella proposta di Renzi, spiega Campanella, è “l’elezione di secondo livello, ad esempio, che avvizzisce il Senato”, “il disegno, a ben vedere, è unico: ridurre gli ambiti normativi delle Regioni e trasformare la Camera – con l’Italicum – nella claque del governo. Un massacro per la minoranza, con il rischio di extraparlamentizzare il dissenso: sicuri che sia giusto così?”. “Se l’approccio renziano è o passa la riforma, o vado via io” – aggiunge -, “noi non poniamo limiti alla sua libertà di movimento… Se invece addivenisse a una soluzione che si avvicina a quella di Chiti, che problema c’è?”.
Potreste trovare un punto di incontro. Alla domanda se l’iniziativa sia il primo passo per il gruppo, il senatore ex grillino replica: “Sì, spero sia così. Cominciamo a confermare la vicinanza di visione su alcuni punti fondamentali” ma parlare di primo atto per strutturare l’area che comprende gli ex grillini, Sel e la sinistra del Pd “mi sembra prematuro”.
L’apertura del M5S al ddl Chiti invece, osserva Campanella, “sembra un avvicinamento tattico, in una funzione antigoverno. Meglio di niente, comunque”.