Dopo la vittoria incassata in sede europea con la nomina a Lady Pesc di Federica Mogherini, Matteo Renzi è pronto ad accelerare il passo dell’esecutivo. Nella conferenza stampa fissata nel pomeriggio, il premier elencherà le misure che verranno adottate da qui ai prossimi mille giorni. Un altro tema sarà presente, quello del probabile rimpasto dei ministri, adesso che la casella della Farnesina risulta vuota. Si parla già di un trasferimento del ministro Angelino Alfano dagli Interni agli Esteri, ma l’ipotesi Lapo Pistelli – vice dell’ormai ex ministro Mogherini – rimane ancora in piedi. C’è, però, da superare lo scoglio delle quote rose, così care al presidente del Consiglio, per questo motivo i colpi di scena sono dietro l’angolo. Il sostituto di Alfano potrebbe essere Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, in rotta col premier da inizio estate a causa delle numerose divergenze sui provvedimenti economici adottati dal governo.
“1000 GIORNI PER RIPORTARE L’ITALIA AL VERTICE” – L’ex sindaco di Firenze sembra pronto al giro di boa. Secondo indiscrezioni, ‘l’agenda dei mille giorni’ (con tanto di sito ad hoc) contiene misure choc sul fronte economico, che andranno a potenziare lo Sblocca Italia licenziato venerdì scorso dal Cdm. Quest’ultimo dl ha dato il via libera a nuove opere cantierabili come Alta velocità, linee metropolitane di Roma e Napoli e rimaneggiamento dei principali aeroporti italiani. Ma, questa volta, Renzi punta deciso sulla scuola e non a caso si è parlato anche di un avvicendamento al Miur guidato dalla montiana Stefania Giannini. Infatti, l’istruzione rimane il cuore dell’azione di governo e un ministro dem alla scuola potrebbe rinsaldare fortemente questo legame identitario. Infine, per ciò che riguarda il tema caldo della giustizia, Renzi punta a smaltire i processi civili arretrati e a regolamentare la pubblicazione delle intercettazioni, vietando quelle irrilevanti ai fini processuali. Il cuore di ‘Passo dopo passo‘ – questo il nome dato ai Mille renziani – è “guardare negli occhi tutti senza guardare in faccia nessuno”. Sempre che Alfano non avanzi qualche pretesa nell’imminente rimpasto.