Sondaggio Scozia: a due settimane dal referendum indipendentisti sempre più in crescita
Manca sempre meno al 18 settembre, giorno in cui si svolgerà in Scozia lo storico referendum per l’indipendenza dal Regno Unito, e il risultato appare sempre più incerto: è quanto emerge dal sondaggio realizzato da YouGov e pubblicato sul Times di Londra, con gli unionisti che si attestano al 53% e i secessionisti al 47%.
Il divario fra favorevoli e contrari all’indipendenza risulta essersi ridotto in modo particolare nelle ultime settimane, con i secessionisti che dal 39% del 7 agosto sono gradualmente cresciuti al 43% del 14 agosto fino al 47% dell’ultima rilevazione. A determinare questo trend avrebbero influito i due dibattiti televisivi e in particolare la scarsa prestazione di Alistair Darling, ex ministro del Tesoro laburista e ora leader della campagna per il NO, nel corso del secondo dibattito televisivo sull’indipendenza che lo ha visto contrapposto al primo ministro scozzese, Alex Salmond.
Si riduce lo scarto anche fra coloro che pensano che con l’indipendenza l’economia scozzese andrebbe peggio (44%) e coloro che invece ritengono che il quadro economico possa migliorare (35%): circa un mese prima la differenza era infatti di ben 22 punti percentuali.
Infine, secondo i risultati del sondaggio se dovessero vincere i SI’ il servizio sanitario nazionale (NHS) probabilmente migliorerebbe per il 37% degli scozzesi, per il 34% resterebbe uguale, mentre per il 29% potrebbe peggiorare; se invece fossero i NO a vincere e la Scozia rimanessere pertanto sotto la corona inglese, il 42% ritiene che l’NHS probabilmente peggiorerebbe.