Intervista del premier Renzi al Sole24Ore. I tagli per la spending review saranno non di 17, ma di 20 miliardi. Sul bonus da 80 euro non si torna indietro, piuttosto il governo cercherà di allargarlo. Il vincolo europeo del 3% verrà rispettato, ma con una flessibilità nella tempistica del Fiscal compact e senza una manovra correttiva.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervistato in apertura di prima pagina dal direttore del Sole 24 ore, Roberto Napoletano, fa il punto sulle misure economiche avviate e da avviare. Sul capitolo privatizzazioni, Renzi dice che “si faranno e i target previsti verranno rispettati”, ma non partendo da Eni e Enel: “Non vedo prioritario ridurre le quote dello Stato in due società che hanno grandi potenzialità”. Stesso discorso per Poste. Certo, aggiunge, “esiste il tema di fare cassa: con Padoan troveremo le soluzioni idonee”. “Abbiamo voluto il bonus da 80 euro per dare un senso di giustizia sociale e sostenere il potere d’acquisto del ceto medio“, “tartassato in questi anni”. “Quindi, non solo lo confermo, ma se riesco, lo allargo”, risponde il premier alla domanda se non ritenga che quei 10 miliardi possano essere impiegati per ridurre il costo del lavoro. Questa non sarà l’unica misura “popolare”: “Lo stesso vale per la spending review”.
Renzi annuncia che “i tagli non saranno per 17 miliardi, ma io ne immagino 20 perchè intendo liberare risorse da investire nei settori strategici come l’istruzione e la ricerca senza aumentare le tasse” e già lunedì il governo sarà al lavoro per valutare tagli del 3% per ciascun ministero. Sul lavoro, il presidente invita il Senato a varare la riforma entro ottobre, con scelte “coraggiose e innovative, fuori dalla logica dei veti incrociati”. La via è il contratto a tempo indeterminato flessibile, e il superamento dell’articolo 18 e della reintegra obbligatoria “è la direzione di marcia, mi sembra ovvio. Sarà possibile solo se si cambierà il sistema delle tutele”.
RENZI SU RIFORMA DEL LAVORO – “Sulla riforma del lavoro abbiamo fatto un primo intervento importante per decreto, abbiamo corretto un errore grave e ci sono già i primi segnali di inversione di tendenza nell’utilizzo dei contratti a termine per l’ingresso sul mercato del lavoro”. Renzi aggiunge: “Si può fare per decreto il nuovo welfare? No, ma sono certo che il Parlamento entro la fine dell’anno approverà il jobs act”.
RENZI “MEGLIO INVESTITORI STRANIERI DEL ‘SALOTTO BUONO’ – A Rtl 102.5 sul tema degli investimenti in Italia Renzi afferma: “Preferisco che arrivi qualcuno dall’estero con soldi veri” a creare posti di lavoro “a certi presunti capitalisti italiani che hanno finto di fare investimenti e invece da trent’anni son sempre loro, quelli del salotto buono”. “Non me ne frega niente di chi sei amico”.
RENZI “ESTABLISHMENT CHE MI CRITICA HA ROVINATO IL PAESE” – “Io non credo che chi governa debba necessariamente scontentare: questa è una visione octroyèe della democrazia”. “Noi, al contrario, dobbiamo coinvolgere il popolo e io oggi sento che il Paese è coinvolto, la gente mi dice ‘andiamo avantì. L’establishment che storce il naso è lo stesso che ha portato il Paese in queste condizioni” afferma il premier. Renzi non retrocede sul suo “metodo”. Il 41% di consenso alle elezioni, osserva, “è un utile che reinvesto nella nostra azienda, che è l’Italia. Ma continuerò a farlo con quello stile di leggerezza che è mio: non è serio solo ciò che viene detto con una faccia seria”. “Non ho paura – spiega – di perdere le prossime elezioni, ma molte delle riforme che dobbiamo fare sono popolari: la riforma della pubblica amministrazione è popolare per la gente, magari non per i sindacalisti ai quali abbiamo dimezzato i permessi. Lo stesso vale per la spending review…”. Il premier torna poi a smentire l’ipotesi di un commissariamento dell’Italia: “Macchè, non esiste. Il nostro Paese deve uscire da questo pregiudizio negativo su se stesso. Noi diamo all Europa più di quello che l’Europa dà a noi. Ma quale commissariamento?”.
GOVERNO, RENZI “PREFERISCO RISCHIARE CHE TIRARE A CAMPARE” – “Potete mandarmi a casa ma non ditemi di non essere ambizioso. Preferisco rischiare che non tirare a campare. Se poi uno non ce la fa è chiaro che può andare a casa”. Così Matteo Renzi ai microfoni di Radio Rtl.
GOVERNO, RENZI “SQUADRA DI GOVERNO NON SI TOCCA” – Un rimpasto è “fantapolitica. La squadra è questa e non si tocca”. Il premier ribadisce che “a tempo debito sostituiremo solo il ministro degli Esteri». Alla domanda se non ritenga che un commissario economico sarebbe stato più utile che non avere Lady Pesc, risponde che “l’Italia deve tornare a pensare in grande, puntando sul mondo e non solo sulle vicende di casa nostra”
RENZI “SERVE INTERVENTO NATO PIÙ DECISO IN SIRIA-IRAQ – “Spero che già nel vertice Nato ci sia la consapevolezza di intervenire in Siria ed Iraq in modo sempre più deciso perchè non è possibile pensare di assistere a un genocidio come quello in atto”.
RENZI “UCRAINA, MOMENTO DIFFICILE MA NON GUERRA FREDDA” – “Non siamo alla guerra fredda, allo scontro di civiltà, come ha detto qualche ministro europeo, ma in una situazione di grande difficoltà e l’Italia deve fare la sua parte”. Così il premier Matteo Renzi nell’auspicare che “sul teatro ucraino possa tornare la pace”.
RENZI SU CASO MARO’ “RIMETTIAMOLO SU BINARI GIUSTI” – La vicenda dei due marò trattenuti in India “è una vicenda nata male e proseguita peggio. Dobbiamo rimetterla nei binari giusti. Nei prossimi giorni parlerò con il capo del governo indiano come ho fatto in passato, ma non fatemi dire altro perché potrebbe non essere utile”.