Lavoro, Tiziano Treu concorda con Renzi “Modello tedesco è il migliore”
L’ex ministro del lavoro Tiziano Treu si dice “un grande sostenitore” del modello di mercato del lavoro tedesco. “Anzitutto – afferma in un’intervista a La Stampa – dietro quel sistema c’è un modello di sviluppo: investimenti, innovazione, formazione specifica a favore di una manodopera molto qualificata”. I mini-job? “Sempre meglio – secondo Treu – delle mille forme di lavoro precario che abbiamo inventato. E in ogni caso, per evitare gli abusi basta approvare la legge sul salario minimo”. Tra le altre cose, Treu sottolinea, “la riforma fatta dal governo Schroeder ha rafforzato la flessibilità funzionale dei lavoratori. L’articolo 13 del nostro Statuto dei lavoratori impone ancora molti paletti. Invece poter cambiare la mansione di un dipendente è uno dei modi migliori per preservare il suo posto di lavoro e per combattere la precarietà”. Inoltre “quando si vuole interrompere un rapporto di lavoro, si paga una congrua buonuscita”. Sul superamento dell’articolo 18, Treu non è “ideologicamente contrario”, ma “il gioco – dice – non vale la candela” per “le tensioni enormi” su “una questione che a mio avviso in questo momento non è decisiva. Meglio il contratto a tutele progressive, è l’unica strada che permetta di ammorbidire il problema”. A proposito di articolo 18, oggi Renzi in un’intervista pubblicata dal Sole 24 Ore, ha detto: “la via è il contratto a tempo indeterminato flessibile, e il superamento dell’articolo 18 e della reintegra obbligatoria “è la direzione di marcia, mi sembra ovvio. Sarà possibile solo se si cambierà il sistema delle tutele”.