No alla pizza: Conte mette a dieta la Nazionale

La parola d’ordine per tornare a vincere è sacrificio, in campo, con allenamenti massacranti e a tavola. Sì, avete capito bene. Antonio Conte, il nostro nuovo cittì, ha portato in Nazionale un suo amico nutrizionista, Tiberio Ancora, per seguire da vicino l’alimentazione dei giocatori. La dieta imposta agli Azzurri prevede un sacco di rinunce, a partire dalla pizza e dal pane ma, tenetevi forte, ai nostri eroi è concesso lo spuntino di mezzanotte, purché si tratti di frutta o verdura.

SERGENTE DI FERRO – Che sia uno alla continua ricerca della perfezione, lo si era capito già dalle sue prime esperienze da tecnico e da quelle confessioni di giocatori costretti, per così dire, ad allenamenti durissimi ed infinite riunioni tecniche. La filosofia di Conte è chiara e non ammette ulteriori interpretazioni, “per vincere servono sacrifici: chi non ci sta è fuori”.

A Coverciano ora non si scherza più, e dopo aver imposto le sue regole comportamentali ( scordiamoci il codice etico di Prandelli, capolavoro di permissivismo per certi aspetti ), l’ex tecnico della Juve ha fatto sparire tutta quell’abbondanza che regnava nelle tavole del Centro Federale.

LA DIETA DI CONTE – Tanti pasti leggerissimi durante il giorno, ma con frutta e verdura in abbondanza. A pranzo se si mangia la pasta, non si può mangiare il pane, così come a cena è vietata la pizza. Sì alle carni bianche e al pesce, no categorico ai dolci. Come farà Antonio Cassano da sempre ghiotto di merendine?

Gli alcolici sono proibiti, quindi i festaioli evitino grosse bevute in discoteca prima di recarsi a Coverciano. Capito Mario Balotelli? Se vuoi la Nazionale, lascia stare i club più in di Liverpool..

Si rischia grosso con Conte, che controllerà personalmente il peso dei suoi giocatori e chi verrà trovato sovrappeso, verrà cacciato dalla Nazionale.