L’allarme stranieri suona anche in Russia. In questi giorni in Italia si dibatte sul poco spazio che trovano in campo i giovani talenti di casa nostra ma anche a Mosca e dintorni e’ stata avviata una riflessione in questo senso. L’eliminazione nella fase a gironi dell’ultimo Mondiale sotto la guida di Fabio Capello brucia ancora e visto che fra quattro anni la Coppa sbarchera’ proprio in Russia, urge correre ai ripari. “Vogliamo che gli atleti russi abbiano un ruolo di primo piano nei nostri club”, le parole ai media locali del ministro dello Sport, Vitaly Mutko. Pronta, dunque, una legge che mettera’ un limite all’arrivo di atleti stranieri: nel calcio ogni squadra potra’ avere un massimo dei sei giocatori provenienti dall’estero, quota ridotta a tre per hockey su ghiaccio, volley e basket.
La norma dovrebbe entrare in vigore dal prossimo anno e il governo la implementera’ nonostante il parere contrario dei proprietari dei club, che invece avrebbero voluto eliminare ogni limite al tesseramento. “Ma non possiamo adattarci alle ambizioni di ogni singolo proprietario, non ci sono alternative”, la replica di Mutko, a detta del quale l’invasione di calciatori stranieri in Russia sta avendo un effetto paragonabile a quello visto in Inghilterra, altra nazionale uscita ai Mondiali nella prima fase.
In collaborazione con Calcio & Finanza