Regionali Emilia Romagna: Sel al bivio dopo l’assemblea, ieri sera, delle forze reduci dalla ex lista europea Tsipras, che hanno deciso di presentarsi alle elezioni regionali anticipate all’autunno in Emilia-Romagna. L’orientamento riassunto dalla presidenza concludendo l’assemblea è infatti in modo “prevalente alternativo al Pd, anche se questo non significa escludere un eventuale confronto programmatico, da questa posizione, anche con altre forze politiche”. In platea anche la segretaria regionale di Sel, Elena Tagliani, che ha poi confermato come “ineludibile” per il partito il confronto con il Pd, come ha fatto del resto il deputato Giovanni Paglia. Sel ha comunque condiviso il manifesto politico assunto per acclamazione e le regole, e Federico Martelloni, della presidenza nazionale, ha ricordato che il partito ha anche “scelto di non partecipare alle primarie del centrosinistra”.
Ora Sel dovrà valutare sabato alla propria assemblea regionale la decisione della ex Tsipras accanto a quella del proprio coordinamento, che nei giorni scorsi ha deciso di confrontarsi con i candidati Pd alle primarie, e di sottoporne l’esito agli elettori di Sel, platea ben diversa da quella dei sottoscrittori del manifesto assunto ieri sera, ai quali sono demandate le decisioni fondamentali della ex Tsipras per queste elezioni regionali.
Del tutto diversa la posizione degli altri due partiti della Tsipras: Rifondazione comunista (presenti ieri anche la consigliera regionale Monica Donini, l’ex segretario regionale Nando Mainardi, l’ex segretaria bolognese Laura Veronesi) ha partecipato con molti suoi esponenti e senza esitazione a ogni tappa del percorso che ha maturato la decisione di presentare la lista elettorale, e i Comunisti italiani hanno confermato la propria partecipazione. “Ci riconosciamo nell’appello e nelle regole – ha detto il segretario regionale del Pdci, Mauro Alboresi – sono convinto che ci siano tutte le condizioni per un programma condiviso”.