E’ un vero e proprio fuoco di fila quello riservato dai Cinque Stelle ai danni di Matteo Renzi, reo di aver bloccato gli stipendi agli statali. Decisione che ha provocato la rabbiosa reazione dei sindacati delle forze dell’ordine che ora minacciano lo sciopero. “Con il blocco degli stipendi il governo Renzi ha gettato la maschera, è chiaro ormai che non ha progetti e idee per questo paese. L’Italia è serva dell’Europa e il premier come i suoi predecessori è impegnato a eseguire i compiti assegnategli” scrive su Facebook il vicepresidente Luigi Di Maio (M5S), che accusa il premier e il suo esecutivo di portare l’Italia “verso il baratro”. “Ieri il governo ha assestato l’ennesimo colpo a tradimento ad un Paese ormai sfibrato e allo stremo – accusa il grillino – Bloccare gli stipendi dei dipendenti pubblici per un altro anno è una scelta semplice ma atroce”.
Rincara la dose il senatore grillino Nicola Morra. “La ministra renziana Marianna Madia ieri ha dichiarato: ‘Alla faccia della annuncite che alcuni ci contestano, dico che questo è il governo che fa le cose e che non alimenta aspettative che non può mantenere’. Lo ha detto veramente, non è uno scherzo, ma il sintomo della pinocchite che contagia tutti i membri del governo”.
Non poteva infine mancare il commento al vetriolo di Grillo. “Renzie è stato licenziato, il suo compito in funzione anti M5S si è esaurito una volta finite le elezioni europee. Lui lo sa e si dimena, annuncia, si smentisce, twitta, retwitta, mangia gelati, ma per gli italiani solo tagli, blocchi salariali e aumenti di tasse e accise. Presto l’ebetino sarà solo un ricordo”.