Livorno, il sindaco Nogarin si difende: “Eredità Pd scomoda, difficile cambiare sistema clientelare”
Per il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin è stata una settimana travagliata. Le accuse dei meet up hanno lasciato il segno. Per questo il primo cittadino pentastellato ha deciso di rispondere a chi lo attacca con un video postato sul blog di Grillo nel quale racconta la sua verità. “A Livorno abbiamo ereditato una situazione dal punto di vista amministrativo che era legata a un sistema clientelare. Questo è quel che il Pd ha lasciato a Livorno. Un’eredità scomoda, difficile da invertire come tendenza. Difficile da cambiare come cultura”.
Il primo cittadino tratteggia un primo bilancio della sua attività amministrativa, a 90 giorni dalla ‘conquista di Livornò e di sè dice: “Sono una persona prestata alla città per un tempo determinato, per portare a compimento quella che in questo momento sento come una missione, un servizio civile”. Nogarin parla poi del tema del cambiamento: “Noi siamo per la tutela dei beni pubblici e stiamo andando in quella direzione, contraria a quella che stava assumendo il Pd”. Un cambiamento concretizzato per Nogarin anche attraverso il metodo di scelta dei dirigenti delle partecipate: “Cambiare per noi ha voluto dire anche cambiare atteggiamento nella nomina delle partecipate del Comune di Livorno – spiega il sindaco – nomine che abbiamo fatto in maniera completamente diversa dal passato. Non abbiamo messo persone di partito o persone che a noi stavano bene. Abbiamo cercato di sceglierle in base alla Livorno che vorremmo vedere tra qualche anno, in base alle loro idee e competenze”. “A Livorno – ha proseguito – nascono correnti artistiche, delle tendenze artistiche nel settore pittorico, musicale, ma non solo, c’è un fervore straordinario. C’è una voglia di esprimersi incredibile che vogliamo intercettare”.