Nessun intervento sistemico ma possibilità di uscita anticipata. A parlare è il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, intervistato dal quotidiano ‘Secolo XIX’ a proposito di eventuali interventi di riforma del sistema pensionistico.
OPERAZIONE-SCAMBIO – Per il monento “la scelta è di non intervenire sul sistema in una chiave di tagli”, rassicura Baretta. Tuttavia, si potrebbe “lasciare la libertà al lavoratore di uscire dal mondo del lavoro un paio di anni prima”. A patto però di “rinunciare ad una parte della pensione”, in una sorta di “operazione-scambio”. Qualcosa comunque va fatto, sostiene Baretta, perché i nodi irrisolti sono tanti, a partire dal problema degli esodati, della cosiddetta ‘quota 96’ e di altre situazioni simili. Baretta precisa che il suo non è un piano programmatico ma una semplice proposta allo studio.
STATALI E FORZE DELL’ORDINE – Il sottosegretario parla anche della protesta degli statali e delle forze dell’ordine: “Merita attenzione ed è necessario e opportuno un confronto con il governo. Detto questo c’è un problema indiscutibile di equilibrio delle finanze pubbliche”. Baretta rivendica la scelta degli 80 euro e conferma l’obiettivo di stabilizzarli, rendendoli strutturali. Un bonus che “viene erogato anche agli statali”. L’obiettivo successivo è l’allargamento della platea dei fruitori, il tutto “in un’ottica triennale”.