Boldrini: “La Camera non è un ring. Ci vuole più maturità”
Bisogna ritornare a dialogare. Basta scontri fini a se stessi. E’ questo il messaggio che lancia il presidente della Camera, Laura Boldrini arrivando a Cernobbio. “Mi auguro che ci sia un po’ più di maturità nell’esame delle riforme costituzionali alla Camera. Non piace gli italiani vedere l’Aula parlamentare come un ring”.
Per Boldrini non è più possibile rimanere fermi. “Le riforme sono imperative, ma non ci dobbiamo fermare a quelle, perchè siamo al palo, siamo fermi, un immobilismo che non è più sostenibile in questo Paese”. Il presidente della Camera ha spiegato durante una pausa dei lavori di Cernobbio che le riforme in discussione “sono un passaggio obbligato” per il futuro dell’Italia. “Ma – aggiunge – non ci dobbiamo fermare alle riforme, dobbiamo implementare una visione contemporanea a livello sociale, in cui l’Italia è ancora indietro, andando a vedere quello che funziona altrove e in particolare in Europa, che può funzionare anche da noi”.
La presidente della Camera fa poi un appello all’Europa. “La svolta deve partire da Bruxelles e serve a tutti, anche alle economie più forti. Per l’Europa significa appunto lasciarsi alle spalle le politiche di austerità”. “Attenzione: non sto dicendo – afferma – che dobbiamo rinunciare al rigore. Voltare pagina significa che servono misure di stimolo all’economia, investimenti pubblici e privati”.
Boldrini affronta anche il tema spinoso dell’articolo 18 che Ncd vorrebbe cancellare. “Ci sono altre priorità rispetto alla cancellazione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori. Ho sentito altre priorità: alleggerire il carico fiscale, favorire l’accesso al credito, semplificare la burocrazia», poi migliorare la giustizia civile ed estendere la banda larga.