Sondaggio Scozia: clamoroso sorpasso degli indipendentisti e a Londra i laburisti tremano
Sondaggio Scozia: clamoroso sorpasso degli indipendentisti e a Londra i laburisti tremano
Il Sunday Times diffonde oggi un nuovo clamoroso sondaggio in vista del referendum sull’indipendenza della Scozia del prossimo 18 settembre: la rilevazione realizzata da YouGov mostrerebbe, infatti, per la prima volta un vantaggio dei favorevoli all’indipendenza, con i SI’ stimati al 51%.
A meno di due settimane dal voto è quindi testa a testa fra SI’ e NO, con i favorevoli guidati dal premier scozzese Seldom che avrebbero recuperato l’importante scarto che ai primi di agosto, secondo un sondaggio dello stesso istituto, sarebbe stato di 12 punti percentuali, con i NO all’indipendenza con la vittoria in tasca, e che soltanto alcuni giorni fa veniva segnalato del 6%.
Soltanto gli elettori conservatori resterebbero ancora ancorati al NO (93%), mentre gli altri settori della società scozzese si stanno sempre più dirigendo verso un voto favorevole al distacco dal Regno Unito. In particolare la riscossa dei SI’ arriverebbe dalla conquista di consensi in quattro gruppi chiave: i laburisti, con i favorevoli passati dal 18% di quattro settimane fa all’odierno 35%; gli under40, dal 39% al 60% nello stesso periodo; gli operai dal 41% al 56% e le donne dal 33% al 47%.
Il successo della campagna dei SI’ è testimoniata anche dalla diversa opinione degli scozzesi rispetto alle ricadute economiche dell’indipendenza: a fine luglio solo il 27% sosteneva che la situazione economica sarebbe in questa maniera migliorata, mentre erano ben di più coloro che temevano sotto questo punto di vista il distacco da Londra; oggi è invece testa a testa fra coloro che prevedono un miglioramento dell’economia (40%) e coloro che temono un arretramento (42%).
L’idea sempre più concreta che la Scozia possa staccarsi dal Regno Unito provoca, infine, non poche preoccupazioni al Partito Laburista, il quale, dato in vantaggio nei sondaggi in vista delle prossime elezioni, vedrebbe venir meno un serbatoio di seggi fondamentale per scalzare i conservatori dal numero 10 di Downing Street.
Questo a testimonianza che ciò che accadrà nel voto del 18 settembre potrebbe non solo cambiare la Scozia, ma modificare a fondo anche gli equilibri politici di Westminster.