Da Milano, dove è in visita al Salone del Mobile, il premier Matteo Renzi annuncia che presto verranno rese note le nomine dei vertici delle aziende pubbliche: “Aspetto il rientro del ministro Padoan da Washington e lunedì il governo presenterà i nomi”. Il capo del governo ha mostrato un certo ottimismo davanti ai cronisti: “L’Italia ce la deve fare a patto che si prendano impegni precisi. Il primo di questi è una violenta lotta contro la burocrazia. I politici devono partire da se stessi”. Esclusa una manovra bis ventilata dai giornali stamattina: “Per la prima volta si restituisce invece che prendere, per la prima volta facciamo una manovra che taglia e restituisce i soldi. In molti non sono abituati ma è bene che se ne facciano una ragione perchè per i prossimi anni sarà così”. Poi una stoccata alle banche: “Quando c’è stato da trovare le risorse per restituire in busta paga a chi non ce la fa, abbiamo chiesto un sacrifico alle banche che non possono pensare di essere salvate dagli Stati come è accaduto in Europa e non essere pronte a fare la propria parte nella vita di tutti i giorni delle famiglie”. Non manca una sfida ai manager pubblici: “Loro cercheranno di farcela pagare, ma – promette – noi andiamo avanti fino alla fine”.
Infine non manca una frecciatina a Grillo: “Tutti i giorni Beppe Grillo mi attacca e discute di ciò che faccio. Sta diventando come i vecchi politici di una volta. Noi parliamo agli italiani mentre lui attacca gli avversari”. “Noi – ha concluso il premier – facciamo proposte per il paese mentre Grillo attacca gli altri. Noi stiamo tra la gente e lui guarda i sondaggi. E’ una strategia che magari funziona ma il mio compito è stare nell’Italia che funziona come “Vinitaly”, il salone del mobile e l’Expo. Mentre loro stanno sempre più tra gli addetti ai lavori”.