Ieri alla Festa dell’Unità di Bologna Renzi, con camicia bianca d’ordinanza rigorosamente senza cravatta, ha parlato a militanti e simpatizzanti alla presenza degli altri leader della sinistra europea. Oggi è Manuel Valls, premier francese, a parlare di Renzi: “L’Italia esce da una lunga crisi, con Berlusconi era la barzelletta dell’Europa. In una situazione molto difficile per tutti, Renzi rappresenta la sinistra che si assume le sue responsabilità e dice la verità agli italiani. È esattamente quel che faccio io in Francia”. Valls a La Stampa afferma: “una sinistra moderna ha il dovere di abbandonare vecchi dogmi e fare delle riforme coraggiose”. Sull’Europa, Valls spiega: “È da quando Francois Hollande è stato eletto, nel maggio 2012, che la Francia si batte per riorientare la politica europea e per trovare strumenti comuni per la crescita. Adesso non siamo più soli. Ed è per questo che la sinistra europea deve essere unita”. “Non dobbiamo parlare del Sud contro il Nord dell’Unione”, aggiunge sulla Germania, e “le cose stanno già cambiando, per esempio grazie al lavoro della Spd nel governo tedesco. Il piano di cui si discuterà al vertice europeo del 6 ottobre va in questa direzione. Sì, le cose avanzano. E la sinistra pesa di più in Europa anche perché Renzi ha vinto le elezioni”. “Le dichiarazioni di Draghi – aggiunge – sono il segno che si comincia a sentire la nostra voce». Su Federica Mogherini commenta: “Mi rallegro della sua nomina, la sua scelta è la dimostrazione che la gauche sta portando le donne ai vertici della politica”.
SANCHEZ “MI ISPIRO A RENZI, DOVREBBE FARLO ANCHE IL PSE” – Anche il leader del Psoe, presente come Valls all’intervento conclusivo di Renzi alla chiusura della Festa dell’Unità, spende parole di apprezzamento per il leader della sinistra italiana. “Lui viene dalla politica locale, ha fatto il sindaco e il presidente della provincia. Io sono un consigliere di opposizione nell’assemblea cittadina di Madrid. Fare politica a livello locale ti aiuta molto a rimanere in contatto con le persone, con i cittadini, i loro problemi. E a capire quali sono le vere priorità a cui la politica deve rispondere. Ammiro quello che ha fatto Renzi, e penso che i partiti della sinistra europea possano prenderlo come punto di riferimento”. È quanto afferma al Messaggero, Pedro Sanchez, leader del Psoe, ospite della Festa dell’Unità. Alla domanda se conosca il significato della parola rottamazione, Sanchez replica: “No, non l’ho mai sentita prima, noi usiamo un’altra parola: ricambio. Ma l’idea di fondo è la stessa. Anche in Spagna è necessario che siano persone nuove a guidare la sinistra, non per accusare quelli che sono venuti prima di noi, ma perchè sono cambiate le esigenze e le priorità della politica”.