Tre suore, un grande progetto a Kamenge, Bujumbura, Burundi

Pubblicato il 8 Settembre 2014 alle 14:30 Autore: Raffaele Masto

Chiunque passava per il Burundi non poteva non passare per il Centro Giovani Kamenge. Centro per il quale lavoravano le tre suore italiane uccise in Burundi ieri. Pare in un tentativo di rapina del quale però sono ancora oscure dinamica e autori.

Le tre suore – saveriane come l’anima e il motore del Centro Giovani, padre Claudio Marano – lavoravano nell’orbita di un progetto incredibile: un centro che raccoglieva 40.000 iscritti, giovani dai sedici ai trenta anni, che potevano convivere in un quartiere di Bujumbura, la capitale del Burundi, che era stato, durante la guerra civile, uno delle località più violente di tutto il paese.

Burundi 2

Photo by Dave ProfferCC BY 2.0

Il Centro Giovani ha una funzione affascinante e molto efficace, come ho avuto modo di constatare nello scorso aprile, quando ci ho passato una settimana nei giorni in cui si celebrava il ventennale del genocidio in Ruanda, paese gemello del Burundi.

La funzione è quella di insegnare ai giovani a convivere, al di là della religione, dell’appartenenza etnica, del sesso, della collocazione politica. E finora il Centro ci è riuscito benissimo, semplicemente offrendo ai giovani un luogo, uno spazio e la fiducia che spesso non trovano nei politici e nella società.

Le tre suore uccise – Lucia Pulici e Olga raschietto (della terza non si conosce ancora il nome) – lavoravano a questo progetto.

Immagine in evidenza: photo by Christine VaufreyCC BY 2.0

L'autore: Raffaele Masto

Giornalista di Radio Popolare-Popolare Network. E' stato inviato in Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa dove ha seguito le crisi politiche e i conflitti degli ultimi 25 anni. Per Sperling e Kupfer ha scritto "In Africa", "L'Africa del Tesoro". Sempre per Sperling e Kupfer ha scritto "Io Safiya" la storia di una donna nigeriana condannata alla lapidazione per adulterio. Questo libro è stato tradotto in sedici paesi. L'ultimo suo libro è uscito per per Mondadori: "Buongiorno Africa" (2011). E' inoltre autore del blog Buongiornoafrica.it
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