Se domani non verranno eletti i giudici della Corte costituzionale di nomina parlamentare ed i membri laici del Csm “il Parlamento in seduta comune verrà convocato ad oltranza, con votazioni anche nelle giornate di lunedì e venerdì”: lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini alla conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Sulla questione era intervenuto anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che aveva invitato i presidenti delle Camere a fare presto. “Il Parlamento – aveva ricordato la prima carica dello Stato – in seduta comune tornerà a riunirsi il prossimo 10 settembre per la elezione di due giudici della Corte costituzionale e di otto componenti del Consiglio superiore della magistratura”. “Si tratta – sottolinea Napolitano – di adempimenti non ulteriormente differibili, poiché i due giudici della Corte sono cessati dall’incarico il 28 giugno scorso e il Consiglio superiore della magistratura ha concluso il suo mandato il 31 luglio: entrambi gli organi saranno inoltre chiamati ad affrontare nei prossimi mesi importanti scadenze. “D’altra parte – conclude il Capo dello Stato – si è ormai giunti rispettivamente al sesto scrutinio per l’elezione dei giudici della Corte e al terzo per l’elezione dei componenti del Csm”.