Il ministro degli Interni, Angelino Alfano, agita lo spauracchio del terrorismo islamico sull’Italia, in particolare su Roma, capitale della cristianità. Anche se al momento non ci sono “evidenze investigative di progettualità terroristiche nel nostro Paese, il terrorismo di matrice religiosa veste anche abiti europei lanciando una sfida senza precedenti alla sicurezza mondiale che necessita di una risposta globale”, ha detto Alfano leggendo una informativa urgente sul tema terrorismo. Anche perché sono circa una cinquantina le persone passate dall’Italia per poi andare a combattere in Siria e in Iraq.
Di conseguenza, resterà alta l’attenzione sui “centri di aggregazione religiosa che consta di 514 associazione e 396 luoghi di culto tra cui le 4 moschee di Roma, Milano, Colle val d’Elsa e Ravenna”. “L’organizzazione che abbiamo davanti, l’Is, ha soldi, uomini, ambizioni che nessuna prima aveva avuto”, rappresenta “una sfida senza precedenti”. Una minaccia, sostiene Alfano, alla comunità cristiana “esposta a persecuzioni”. E con i sempre più frequenti sbarchi potrebbero giungere “persone a rischio”, ma “attualmente non è stato riscontrato nessun caso”.
REAZIONI – L’allarme lanciato dal leader di NCD ha provocato l’immediata reazione delle opposizioni. Prima fra tutti quella del leader della Lega Nord Matteo Salvini, che sul proprio profilo Facebook attacca: “Alfano ammette che l’Italia è uno degli obiettivi dei terroristi islamici. Allora sospendi Mare Nostrum, oppure dimettiti!!!”.
Pesanti i giudizi anche del Movimento 5 Stelle che con il suo capogruppo al Copasir, Angelo Tofalo, definisce Alfano “inadeguato”. “Nel riferire alla Camera sulle minacce del terrorismo internazionale – ha detto Tofalo – il ministro dell’Interno vuole un paese sicuro in cui la polizia sciopera perché gli stipendi sono bloccati. In un contesto internazionale delicato e complesso, l’Italia è nella morsa delle dichiarazioni, dei tagli e di fondi da cercare togliendo ai pensionati, così si fa la lotta al terrorismo?”.