Sondaggio Ipsos per 19.40: italiani divisi sui risultati del governo Renzi
Lunedì 8 settembre è stata la puntata d’esordio di Giovanni Floris su La7 con il suo nuovo programma preserale Diciannove e Quaranta, che si propone di analizzare per un quarto d’ora la notizia del giorno, aiutandosi anche con un sondaggio Ipsos divulgato da Nando Pagnoncelli.
I più attenti ai dati audience osservano che, nonostante l’“effetto novità”, la trasmissione di Floris è stata un flop dal punto di vista degli ascolti, con un misero 1,95% di share e appena 258 mila telespettatori. Un esito schiacciante, se si paragonano questi dati a quelli di Rai Uno, che con Reazione a Catena ha continuato a segnare una media, tra la prima e la seconda parte, del 25,5% di share, e a quelli di Canale 5, che ha incollato il 17,62% dei telespettatori con la telenovela spagnola Il Segreto.
La fascia oraria non è delle più facili a causa delle altre reti che mantengono un pubblico molto affezionato, difficilmente contendibile da Floris. Tuttavia, se la trasmissione riuscirà a collaudarsi e a crescere nelle prossime settimane, anche grazie al passaparola, può cercare di ricavarsi un proprio spazio, appunto perché non esiste una vera concorrenza del suo target.
Venendo quindi al sondaggio dell’8 settembre, il quesito è uno solo, chiaro e diretto: “Rispetto agli annunci, i risultati ottenuti finora dal governo sono sufficienti?”
Stando a questo sondaggio dell’istituto Ipsos, gli italiani sembrano divisi sui risultati del governo Renzi: il 45% di loro sostiene che i risultati non siano sufficienti, il 43% invece risponde affermativamente. Non si esprime il 12% degli intervistati.
Nonostante ciò, osserva il sondaggista Pagnoncelli, la fiducia nei confronti del’esecutivo resta elevata.