Regionali Emilia Romagna: dopo il colpo di scena di ieri nulla è dato per scontato. A sconvolgere il quadro politico, a poche settimane dalle primarie del 28 settembre per la scelta del candidato presidente del centrosinistra, la notizia di otto consiglieri regionali del Pd tra i quali due degli sfidanti alle primarie: Stefano Bonaccini e Matteo Richetti. Il secondo già ieri ha fatto sapere di ritirarsi dalla corsa delle primarie. Mentre Bonaccini non sembra intenzionato a ritirarsi.
BONACCINI “SOLO UNA PICCOLEZZA, NON MI RITIRO” – In un colloquio con Repubblica Bonaccini afferma: “Non mi ritiro, riuscirò a chiarire tutto e subito”. “Io? – si sfoga – Io ho girato con una Seat Ibiza e l’ho cambiata un anno fa a 345 mila chilometri in quattro anni. E da un anno – aggiunge – ho una nuova Seat che ha già 80 mila chilometri”. “Mi accusano di una piccolezza – spiega Bonaccini, – una cosa assurda, ma non voglio commentare, voglio chiarire”. “Non potevo pensare…- continua quindi – ma dalle inchieste si può uscire più puliti di prima. Sono stato già accusato dalla procura di Modena di abuso d’ufficio per un chiosco a piazza Ferrari quand’ero assessore. Mi accomunavano a Penati, ma sono uscito assolto del tutto, con formula piena». «Avrei approfittato di quanto? – si chiede il segretario regionale – Di poche centinaia di euro…io giro sempre da solo per il partito, non ho mai coinvolto nessun dipendente regionale, ma di cosa mi accusano?”. Bonaccini si dice quindi a disposizione già da oggi. “Abbiamo un’intesa vera con Matteo – fa anche sapere. – A me l’organizzazione del partito in effetti piace, mi piace girare da nord a sud, ma ho fatto questa scelta e mi prendo questa responsabilità”. Ma, conclude, “per me il partito è davanti a tutto”.
REGIONALI EMILIA ROMAGNA, IPOTESI DELRIO – A questo punto molti ipotizzano che, dietro le pressioni fatte da Roma, anche Bonaccini possa ritirarsi e la scelta del candidato presidente possa cadere sull’attuale sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio.