“C’è un diritto alla secessione, se fate un referendum sono con voi. È un’autodifesa”. Così ieri sera Beppe Grillo si è schierato a favore dei secessionisti veneti, dichiarandosi disponibile ad appoggiare il movimento anche in caso di referendum. Il leader 5 stelle ha fatto tappa a Padova con il suo spettacolo “Te la do io l’Europa”, dopo Milano e Bologna. Dal palco del Palafabris Grillo, uno dei fondatori del Movimento, ha gridato in dialetto: “’No ghe volemo stare più in ‘sto Stato de mona, va ben!”. E ha aggiunto: “Mentre in Veneto arrestavano le ‘macchiette’ dei secessionisti, il nostro Capo dello Stato riceveva un condannato in via definitiva. E’ questo lo stato delle cose”.
Il comico genovese, leader dei grillini, è entrato in scena con un “tanko”, un carro armato di cartone che spara coriandoli, omaggiando i 24 secessionisti veneti arrestati lo scorso 2 aprile, su ordine della Procura di Brescia, con l’accusa di terrorismo e fabbricazione di munizioni da guerra. Durante gli arresti e le perquisizioni, i carabinieri del Ros sequestrarono anche un carro armato. A finire in manette, tra gli altri, fu anche il fondatore della Liga Veneta, l’ex parlamentare Franco Rocchetta.
Nella tappa veneta del suo tour, Grillo ne ha per tutti. Torna ad attaccare Napolitano: “lo pensavo un saggio, invece è cattivo, è un uomo che ha violentato la Costituzione. Sono andato a parlargli due volte e mi ha fottuto come un pivello” ha spiegato agli spettatori accorsi per assistere al suo spettacolo, che in molti definiscono un “comizio a pagamento”.
Il leader 5 stelle non risparmia bordate nemmeno a Renzi: “Lo vedi che fa del cabaret, si gira, distoglie lo sguardo, è diventato cinico. Perché per dare 80 euro ad una famiglia bisogna essere cinici”. E sulle nomine nelle partecipate, su cui il governo è chiamato ad esprimersi entro il prossimo lunedì, attacca: “L’amministratore dell’Eni e quello di Terna valgono come 4 ministeri, e ci mettono i loro uomini, che sanno come agire, cosa fare”. “Questo cartone animato di Firenze – dice riferendosi al premier Renzi – metterà i suoi uomini alla testa di Eni ed Enel”.
Un movimento all’insegna della religione quello dei pentastellati. “Il nostro movimento è nato il 4 ottobre, il giorno di San Francesco – spiega Grillo – siamo il primo movimento francescano, perché nessuno rimanga indietro. Anche Bergoglio si è iscritto al nostro blog” scherza il comico.
Attacchi e critiche, niente battute, invece, all’Italicum. “Se non c’e’ il voto di preferenza, non c’è democrazia. Lo capite o no? Ditemi se sono pazzo – tuona Grillo – hanno fatto una legge elettorale che e’ una bellezza. Si vota e si va al ballottaggio, ma Berlusconi arriva dietro. Al ballottaggio andiamo noi e loro, però vinciamo noi, è sicuro. Pensavano di avercela messa in quel posto” urla convinto il capo del M5S .
Prossima tappa la Toscana. Stasera Beppe Grillo sarà a Firenze, al Mandela Forum, città del rivale Renzi.