“Abbiamo stimato che attraverso operazioni di fusione e chiusura delle partecipate si può arrivare a risparmiare tra 2 e 3 miliardi di euro nel giro di 3-4 anni”. Lo afferma il commissario per la spending review, Carlo Cottarelli, intervenendo al meeting della Confesercenti. “Non è cifra enorme rispetto alla spesa pubblica ammette ma al tempo stesso si può fare un’operazione di trasparenza”. Il commissario ricorda che le partecipate sono più di 10 mila ma nel rapporto stilato “si prende come punto di riferimento la banca dati del Mef, che ne contiene 8 mila e valutiamo che proposte potrebbero portare nel giro di 3 anni alla riduzione del numero di partecipate a mille”. Quanto alle critiche, sulle conseguenze sul fronte occupazionale, il commissario ricorda che “ci sono 1.500 società in cui il numero degli amministratori è superiore al numero dei dipendenti mentre in più di mille non ci sono dipendenti”. “Il problema dell’occupazione quindi – conclude Cottarelli – non si crea, si tratta di togliere posizioni di rendita”.
Tra il 2009 e il 2012, ricorda Cottarelli, la spesa pubblica è stata ridotta, in termini nominali, del 10% per lo Stato, dell’8% per i comuni, del 14% per le province e del 16% per le regioni, al netto della spesa sanitaria che è rimasta costante in termini nominali. L’unica componente della spesa che è aumentata del 6,5% è quella per le pensioni “in parte legata all’ invecchiamento della popolazione, ma anche considerando queste voci la spesa complessiva primaria di tutte le pubbliche amministrazioni è scesa in termini nominali dell’1,5% e in termini reali del 4,5%”. Rispetto al pil, osserva il commissario, “il calo è stato più contenuto ma perché il pil si è ridotto”. Nel 2013 il processo di riduzione della spesa “è continuato e nel 2014 proseguirà ulteriormente”. Per queste ragioni Cottarelli è “assolutamente” fiducioso sulla prospettiva di riduzione della spesa.