“Belle grida manzoniane che non tengono conto della realtà. Chi ha torto lo sa benissimo di avere torto: resiste in giudizio perchè gli conviene. Se non voleva pagare prima, non pagherà neanche adesso. Perchè mai dovrebbe arrendersi e pagare subito, quando può farlo tra molti anni, sempre chè il creditore riesca a dimostrare il proprio buon diritto? Idem l’imputato colpevole, invece di patteggiare la pena, si fa tutti e tre i gradi di giudizio, così magari arraffa la prescrizione”. È quanto afferma al Fatto quotidiano, Piercamillo Davigo, giudice di Cassazione, sulla riforma della giustizia. “Riforme inutili – dice l’ex pm del pool Mani Pulite – lo Stato smetta di coprire i reati“.
“La prescrizione – avverte Davigo – non deve più decorrere dopo il rinvio a giudizio. Così si scoraggiano i ricorsi dilatori. Il nostro sistema invece incentiva tutti a impugnare”. Per ridurre la durata dei processi, secondo Davigo, “bisogna ridurne il numero, cambiando le norme per rendere non convenienti i giudizi e i ricorsi a chi ha torto o è colpevole”. “Abolirei – aggiunge – il ricorso in Cassazione per manifesta illogicità e imporrei un alto tasso di interesse giudiziale per scoraggiare i debitori dal resistere in giudizio per non pagare”. Sulla riduzione delle ferie dei magistrati, Davigo afferma: “Non ha senso paragonare i magistrati ai dirigenti della Pubblica amministrazione. Noi, in vacanza, dobbiamo scrivere le sentenze e i provvedimenti. Le nostre ferie non sospendono mica i termini di deposito degli atti”.