“Su Corte costituzionale e Csm bisogna dire tutta la verità, altrimenti si parla solo delle vicende di Fi. Il primo e più grande punto di caos è il Pd”. A parlare è Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato ed esponente di Forza Italia.
E’ COLPA DEL PD – Nel commentare il fallito tentativo di eleggere i giudici della Consulta e i componenti del Csm, Gasparri aggiunge: “Da sempre è dovere di chi ha i numeri maggiori garantire il pluralismo delle scelte. Altrimenti sarebbe impossibile per chiunque raggiungere gli elevati quorum per essere eletti al Csm o alla Consulta”. La colpa sarebbe quindi tutta del PD, il quale “non agisce correttamente. Se per la Corte può invocare un’oggettiva maggiore confusione, nel caso del Csm non può dire così”. Nulla da ridire invece sull’atteggiamento in merito da parte del suo partito: “Fi ha fatto fin dal primo momento le sue indicazioni chiare, le ha supportate, mentre non tutto il Pd lo ha fatto”.
FAIDA – Gasparri poi entra direttamente nel territorio avversario: “La mia impressione è che si parli del dibattito in Fi per celare la faida nel Pd tra renziani veri, renziani finti, lettiani rancorosi, dalemiani-bersaniani vendicativi, ex margherita ostili, etnie politiche di ogni genere”. Da qui l’ultimatum sulle nomine: “O il Pd dimostra di rispettare le indicazioni di Fi, che certo devono essere chiare, sostenendole con tutti i voti necessari, oppure noi dobbiamo palesemente non votare il candidato Pd alla Corte, chiunque sia”. Per l’ex ministro il punto è che “non possiamo subire le conseguenze del congresso permanente del Pd. O impegni chiari o nessuna subalternità al Pd. È questione di metodo prima che di nomi. E il Pd non segue un metodo corretto”.