Sull’articolo 18 “da parte di Ncd non c’è alcuna iattanza, né volontà di erigere un totem. Piuttosto è l’Europa che insiste sulla necessità di intervenire su alcune questioni come il mercato del lavoro”. A dirlo è il coordinatore nazionale Ncd Gaetano Quagliariello, intervistato dal Mattino. “Il nostro Paese deve compiere un pezzo di strada per rendere il mercato del lavoro più flessibile. In gioco c’è la garanzia dei diritti dei più deboli, di quelli che stanno fuori dal mercato. Ora non possiamo fare finta che in questo tragitto non ci sia anche l’art. 18”.
Esclude il rischio di destabilizzare la maggioranza: “non c’è alcuna determinazione finalizzata a diminuire le garanzie esistenti. Il desiderio è quello di risolvere alcuni problemi strutturali che finora hanno frenato l’espansione delle imprese. E lo dico innanzitutto pensando al Mezzogiorno, laddove il sistema è particolarmente affetto da un nanismo per il quale la maggior parte delle aziende non ha neppure più di 15 dipendenti” “e le piccole imprese non riescono mai a diventare medie”. Il senatore torna anche sull’ipotesi del sostegno di Forza Italia alla maggioranza: “non saremo certamente contrari”.
E alla domanda se Ncd continui a lavorare in una prospettiva di centrodestra risponde: “nel centrodestra il dialogo è sempre aperto”. Con l’Udc, dice Quagliariello, “stiamo creando il primo nucleo di una comunità politica aperta anche ad altri contributi”. “C’è bisogno di avere visione, principi, valori, per dare respiro ad una politica alternativa all’area socialdemocratica”.