Sondaggio Ipsos: la politica forte di Renzi piace agli italiani

Pubblicato il 15 Settembre 2014 alle 16:55 Autore: Francesco Di Matteo
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Sondaggio Ipsos: la politica forte di Renzi piace agli italiani

Un sondaggio Ipsos rivela che agli italiani piace la guida autorevole di Renzi, ma al contempo sono particolarmente scontenti della squadra di governo.

Il sondaggio parla chiaro: la tendenza ad essere l’uomo solo al comando piace particolarmente agli italiani. Renzi, infatti, secondo un sondaggio condotto da Ipsos e pubblicato sul Corriere della Sera, ha avuto la benedizione in questo senso dagli italiani. Questi, infatti, ritengono significativamente positiva l’impostazione forte di Renzi, definendola rapida ed efficiente. E’ di questo parere circa il 56% degli intervistati. Tra gli oppositori di questa visione (33% degli intervistati) ci sono per lo più elettori del MoVimento 5 Stelle e di Forza Italia, che dubitano della capacità del premier di poter guidare da solo il governo e le riforme necessarie al Paese.

Ma se il giudizio su Renzi è positivo, anche se in calo di 15 punti secondo un sondaggio di qualche giorno fa, quello sul governo è in posizione diametralmente opposta. Infatti la maggioranza degli italiani è scontenta della squadra di governo. La maggior parte dei singoli ministri presenta giudizi prevalentemente negativi, ad eccezione del ministro Padoan, i cui giudizi positivi e negativi si equivalgono. Quasi un terzo degli intervistati, tra l’altro, presentano una conoscenza davvero risibile dei singoli ministri. Nonostante la propria azione al dicastero e fuori, risulta enormemente sconosciuta anche il Ministro Boschi. E paradossalmente sono ai più sconosciuti anche Poletti e Orlando, rispettivamente ministri del Lavoro e della Giustizia, nonostante i media parlino costantemente di questi temi e delle riforme che nei prossimi mesi interesseranno proprio questi due dicasteri.

Sondaggio Ipsos

 

L’analisi dei risultati porta a definire svariati motivi per questa situazione. In primis vi è la presenza di un governo di larghe intese, con gli intervistati che tendono a dare un voto positivo ai ministri facenti parte del proprio partito, e uno negativo per quelli di altri partiti. Questi giudizi sono spesso presi per partito preso, senza scendere nei particolari dell’attività del singolo ministro. Ad influenzare il giudizio sui ministri ci sono anche la storia politica, lunga o corta che sia, come nel caso di Lupi e Alfano: questi ricevono più voti positivi dagli elettori del PD che da quelli di Forza Italia, influenzati dalla ancora recente scissione che ha visto i due ministri uscire dal partito di Berlusconi per formare il Nuovo Centro Destra e rimanere al governo con Letta prima e Renzi poi.

Ultimo motivo può essere la fascinazione verso la politica forte dell’uomo solo al comando, l’attrazione verso la personificazione della politica. Infatti è da anni che i sondaggi rivelano che il gradimento verso i governatori di regione e i sindaci è di molto più alto rispetto al gradimento verso i singoli provvedimenti o assessori. Con l’avvento di Renzi, che fa della personificazione della politica un marchio, questa tendenza sta fiondandosi anche sull’opinione della gente nei confronti delle istituzioni nazionali.

Francesco Di Matteo

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L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
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