Una sentenza della Corte dei Conti ha imposto ai partiti del Pirellone (sede del Consiglio Regionale lombardo, ndr) di restituire un milione di euro. Erano 15 mesi fa e le spese vennero definite dal tribunale come non regolari o non giustificate in maniera ortodossa.
Oggi si potrebbe arrivare ad una svolta. Infatti il Pirellone voterà le “determinazioni relative alla prosecuzione e conclusione del procedimento relativo ai rendiconti dei gruppi dell’anno 2012”. Sarà il collegio dei revisori dei conti a decidere se i gruppi consiliari dovranno restituire o meno il ‘maltolto’. Ma poi la tempistica burocratica sarà ancora molto lenta: 120 giorni tra relazione dei capogruppo ed esame da parte dei revisori.
Il milione di euro contestato ai membri del Pirellone, si divide in modo bipartisan: 597.525 euro alla Lega Nord, 297.721 euro al Pdl, 48.886 euro all’Udc. Poi è la volta del centro sinistra: contestati al Pd 46.256 euro, all’Idv 12.365, a Sel 10.308 ed infine il modesto partito dei Pensionati con 827 euro. E se i revisori dovessero verificare correttamente gli importi della Corte dei Conti, allora le cifre sopra i 50.000 euro saranno possibile rateizzarle. Lega Nord e Pdl gli interessati.
Le spese hanno voci particolari: rimborsi spese per viaggi e ristorazione. Verso singolare dato che quelle somme sarebbero state coperte dalla diaria. Il Movimento 5 Stelle al Pirellone attacca i ‘furbetti’, per mezzo di Eugenio Casalino, che teme un colpo di spugna da parte dei consiglieri accusati: “averli coinvolti, affidando loro tra l’altro un compito che eccede le loro funzioni e competenze e in una procedura di fatto già definita dalla Corte dei conti, è una mossa dilatoria. Con il preciso obiettivo di spostare nel tempo il problema, nell’attesa di una qualche soluzione provvidenziale dall’alto”.
Daniele Errera