La Corte d’Appello civile di Milano va incontro a Silvio Berlusconi. Nella causa di separazione dall’ex moglie Veronica Lario, infatti, dai giudici dell’impugnazione arriva un sostanzioso scontro all’assegno di mantenimento che mensilmente il leader di Forza Italia versa alla Lario: dagli attuali 3 milioni a 2 milioni. Un terzo in meno, insomma, di quanto deciso dal Tribunale.
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La ragione di un assegno corposo è presto spiegata: il codice civile obbliga infatti il coniuge economicamente più forte a versare a quello più debole un assegno finalizzato a mantenere un livello di vita quanto più possibile vicino a quello goduto durante il matrimonio.
Veronica, dopo inutili tentativi di accordo con l’ex marito, alla fine di dicembre del 2012 aveva ottenuto dai giudici milanesi tre milioni di euro, per mantenere il tenore di vita di sempre. Contro quella cifra l’ex presidente del Consiglio aveva fatto ricorso davanti alla Sezione famiglia della Corte d’Appello civile di Milano. Oggi è arrivata la “buona” notizia.
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