Scintille tra Susanna Camusso e Maurizio Landini al congresso della Fiom tenutosi a Rimini. Duro il segretario CGIL: “FIOM comunichi il numero di iscritti che hanno bocciato accordo su rappresentanza, altrimenti si consideri autoesclusa da CGIL”.
“Come fa la CGIL a chiudere la sua consultazione? Serve una sintesi: l’organizzazione sta insieme se le regole ci sono e vengono applicate”, è il giudizio della Camusso, accolto dalla platea con molti applausi e qualche fischio.
Durissima la replica di Landini: “perchè si è esclusa la FIOM dalla possibilità di conoscere e decidere sull’accordo? Non ho mai avuto risposta”. Il leader della FIOM rincara la dose: “non sono disponibile
ad accettare caricature, dire che la Fiom non fa accordi è la più grande boiata che uno può raccontare”, ricordando che “è invece il sindacato che in Italia firma più accordi di qualunque altro”.
Per corroborare la propria tesi, Landini snocciola anche i numeri dell’associazione dei metalmeccanici: “la Fiom ha svolto 4850 assemblee nei posti di lavoro, coinvolgendo 333 mila lavoratori, il 70% dei quali ha votato e l’86,6% ha respinto l’accordo sul testo unico e ha dato mandato a modificarlo“. Per il leader dei metalmeccanici la contrattazione va rilanciata, ma a patto di capire come farlo e con chi.
Emanuele Vena